Attualità

Meteo, maltempo ancora persistente in tutto il paese

Da Mercoledì in miglioramento le condizioni meteo

di Redazione - 21 ottobre 2024 08:50

Il cambiamento climatico, con importanti aumenti della temperatura rispetto agli anni passati, continua a far parlare. 

È ormai chiaro che,  fenomeni meteorologici come uragani, cicloni tropicali o simil-tropicali, l’eccesso di energia termica accumulata sopra i mari e gli oceani fanno la differenza: maggiore sarà tale eccesso e più grande sarà la quantità di energia in cui quella termica si trasformerà. Energia termica che a sua volta si tradurrà un intenso moto convettivo dell’aria, in rotazione vorticosa, da cui trarranno origine le imponenti muraglie di nubi destinate ad avvitarsi di lì a breve attorno all’occhio di un ciclone. 

Comunque le previsioni dei prossimi giorni segnano la fine di questo fenomeni intensi tanto che da mercoledì tornerà a splendere il sole ed ad aumentare la temperatura. Per poi tornare il ciclo climatico.

Le temperature sempre più elevate registrate nei mesi estivi, ma soprattutto oltre le medie storiche, hanno il loro effetto non solo nell’immediatezza ma a distanza con la formazione di fenomeni meteo estremi, parola ormai comunemente adottata ma che dovrà essere accettata ed affrontata come stato normale della condizione ambientale in cui esistiamo.

Il comune sentimento davanti a catastrofi, danni ambientali e perdite umane si scaglia contro le istituzioni ed alla politica incapace di governare questi stati della natura.

Sale spesso il risentimento e l’opinione diffusa di negligenza amministrativa, spesso dettata da antipatie politiche ma anche da effettiva carenza di risorse economiche, carenza di organico, disorganizzazione e irresponsabilità di alcuni ruoli tecnici istituzionali.

I fenomeni che stanno devastando la penisola hanno visto creare ingenti danni soprattutto per esondazione di fiumi, torrenti e frane. La responsabilità di questi episodi, per chi non la vuole vedere, non è solo politica ma dell’impreparazione nel corso dell’antropizzazione urbanistica, a valutare  fenomeni intensi, non presenti da oltre 150 anni. 

Le città e i borghi rurali, le strade,  gli alvei realizzate per rispondere a fenomeni noti, alle piene storiche, si devono trasformare oggi, per essere ricostruite secondo i nuovi e sempre più importanti fenomeni della natura. 

Le città progettate dal oltre 100 anni  non sono adeguate a sopportare indenni questi fenomeni, o si devono accettare! Città importanti come Catania, Milano, Roma, Bologna, Genova soffrono alluvioni, bombe d’acqua, cicloni, esondazioni che ormai dimostrano l’inadeguatezza dei servizi che per più di 100 anni hanno risposto ai fenomeni meteo. 

È necessario quindi ripensare le città, le aree urbane secondo queste nuove previsioni climatiche e forze della natura, è necessario che l’attività politica, amministrativa indirizzino le progettazioni con uno sguardo al futuro, compiendo trasformazioni importanti.

Nel frattempo, non ci resta che pulire e ricominciare.