Reggio, i Comitati di Quartiere rompono la tregua con il Comune
L’istituto di partecipazione popolare previsto dallo statuto seppellito tra le cose da non fare
di Redazione - 21 ottobre 2024 21:34
Protesta dei Comitati di Quartiere
Conferenza stampa di aggiornamento alla collettività sulla mancata applicazione degli istituti democratici nel Comune di Reggio Calabria.
Il coordinamento della Rete dei Comitati di Quartiere rompe il silenzio e torna in piazza diramando la nota ufficiale:
“Con il presente comunicato si invitano gli organi di informazione ed i cittadini a partecipare alla conferenza stampa del 23/10/2024, che si terrà in Piazza Italia (RC), alle ore 16:30, con il fine di aggiornare la collettività sulle attività svolte negli anni da parte dei rappresentanti dei Comitati di quartiere, nell’interesse collettivo, a fronte degli impegni disattesi da parte dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale”.
La Rete dei Comitati prende atto della non volontà dell’amministrazione a concludere e formalizzare gli istituti di partecipazione civica e comunica:
“La conferenza stampa sarà funzionale altresì all’illustrazione, da parte dei rappresentanti di ciascun comitato di quartiere, delle criticità persistenti sui servizi e sulle opere in molteplici zone del territorio comunale, con la possibilità di confronto con i cittadini interessati da disservizi.
Infine, saranno rese note le azioni che gli scriventi intendono perseguire a causa del rifiuto alla collaborazione da parte dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Reggio Calabria”
I rappresentanti del gruppo civico del MITI UdS e della Rete dei Comitati di quartiere di Reggio Calabria
Una lunga storia
E’ bene ricordare che la vertenza democratica prende avvio nel 2021 con il deposito di una petizione popolare preceduta da una sostenuta campagna informativa e raccolta firme, per reclamare la modifica del Regolamento sugli Istituti di partecipazione popolare emanato con DCC n 95 del 2016, in particolare con la specifica previsione della regolamentazione della figura dei Comitati di quartiere previsti all’art. 8 del TUEL;
Dall’avvio dell’iter amministrativo, dopo oltre tre anni, non è stato concluso anzi è impantanato, il procedimento previsto dalla normativa comunale, in violazione della legislazione, nazionale ed europea, sugli obblighi di trasparenza e garanzia di partecipazione che devono osservare le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, co. 2 del Dlgs 165/2001;
La rete dei 20 Comitati di Quartiere
Il disagio persistente nei quartieri, le risposte non date, le risposte rifiutate hanno amplificato il senso di appartenenza attivando la necessità di manifestare e prendere servizi e i diritti. Uomini e donne impegnati che hanno messo a disposizione il loro tempo per dare voce e contenuti alle istanze e necessità di qualità del vivere dei territori.
La tenacia dei Cittadini si è scontrata con un rifiuto antidemocratico delle istituzioni locali, che solo in seguito all’avvio di periodiche attività di protesta e le puntuali richieste di intervento da parte del Prefetto di Reggio Calabria e del Personale responsabile dell’Ufficio DIGOS, l’ultima manifestazione popolare tenutasi a Piazza Italia (RC), in data 06/11/2023, si è ottenuto un incontro con il Sindaco in data 21/11/2023, il quale aveva accettato la richiesta di sottoscrizione di un accordo avente ad oggetto l’adozione di tre impegni, di cui solo uno è stato rispettato fin oggi.
Si deve registrare che periodicamente, dopo aver ottenuto gli incontri richiesti ed un iniziale apparente disponibilità da parte degli organi comunali competenti, al momento di concludere il procedimento avviato nel 2021, si interrompono i rapporti e le comunicazioni con gli interlocutori istituzionali e con la Commissione consiliare competente, impedendo la definizione del disegno finale di regolamento che attende di essere portato alla delibera del Consiglio Comunale.