Nuova vita per Referendum e Leggi d’iniziativa popolare
Rivoluzione nel sistema della raccolta firme con l’introduzione della piattaforma online
di Francesco Nicolò - 27 luglio 2024 07:30
È stato pubblicato il 25 luglio 2024 in Gazzetta ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che prevede l’attivazione della nuova piattaforma digitale dedicata alla raccolta delle firme per i referendum.
Il nostro Paese era stato condannato dal Comitato dei diritti umani dell’Onu per violazione del diritti politici dei cittadini a partecipare alla vita politica del paese attraverso i referendum e le leggi di iniziativa popolare.
L’accusa era stata sollevata dai radicali Mario Staderini e Michele De Lucia contro lo Stato Italiano nel lontano 2015, ai tempi del governo Renzi e delle riforme costituzionali (poi bocciate proprio per via referendaria).
La condanna (UN Doc. CCPR/C/127/D/2656/2015) fu stabilita, sulle “restrizioni irragionevoli” che ostacolano il referendum popolare. La corte assegnò 6 mesi per l’adeguamento ai principi costituzionali europei e “soltanto” dopo 4 anni lo Stato italiano ha adottato le prescrizioni.
La piattaforma, verosimilmente, è concepita per agevolare la sottoscrizione digitale dei referendum abrogativi o costituzionali, e delle iniziative legislative di natura popolare.
Con questa (coatta) iniziativa progettuale, curata dal Dipartimento per l’Innovazione Tecnologica della giustizia tramite la Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati, il Ministero della Giustizia ribadisce il proprio impegno nel promuovere strumenti innovativi volti a facilitare la partecipazione attiva dei cittadini e garantire processi democratici più accessibili e trasparenti.
Il sistema, che ha ottenuto il parere del Garante per la protezione dei dati personali, è utilizzabile dai promotori di proposte referendarie e dagli uffici della Corte di Cassazione e delle Camere, per gestire tutte le fasi del processo di raccolta delle firme dei sostenitori in formato digitale. Il sistema effettua poi la verifica della presenza e validità delle firme, mediante interoperabilità con il sistema dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), presso le anagrafi dei comuni ove sono residenti i cittadini firmatari delle proposte.
“La piattaforma rappresenta un’innovazione cruciale per la partecipazione politica in Italia e pone il Ministero e il nostro Paese all’avanguardia nell’uso delle tecnologie digitali a supporto della democrazia”, ha dichiarato il Ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Il nuovo modello di raccolta referendaria pertanto è valido fin da oggi attraverso il link alla piattaforma messa a disposizione dal ministero della giustizia.
Attualmente sono in corso diverse attività referendarie. Tra le principali attività anche alcune fortemente “politicamente divise ” sono avviate le raccolte firme ( con costo per gli organizzatori) riguardo a:
- Referendum abrogativo della legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.
- Abolizione pluricandidature. Il Rosatellum prevede che un candidato in quota plurinominale possa candidarsi in 5 collegi diversi in tutto il territorio nazionale.
- Abolizione soglie di accesso per liste autonome e coalizioni.
Il quorum di 500.000 firme è la soglia minima per far esprimere la volontà popolare.