Attualità

Spazio Barbaro - Scontro finale tra chi informa e chi esagera per un like in più

Come quando la casalinga che scivola dalle scale e si rompe il femore travolgendo uno scooter parcheggiato sul quale una ragazza stava consultando il cellulare e non si è accorta di nulla

di Nanni Barbaro - 13 agosto 2024 13:44

Io non la capisco proprio questa ritrosìa, questo inspiegabile ripensamento finale da parte di molti giornalisti locali nel chiudere con doverosa enfasi granguignolesca referti di cronaca che si indovinano subito come palesemente esagerati, se non inventati di sana pianta. Dico io, una volta che si esordisce con titoli ed allusioni che creano trepidanti aspettative, nel lettore, non inferiori al versamento di ettolitri di sangue e con aspettative apocalittiche, perché poi non andare fino in fondo?

Faccio subito degli esempi sennò non ci capiamo: se un semplice tamponamento in periferia, a 40 hm orari, diventa un “drammatico sinistro ad alta velocità con due probabili decessi e tre ricoverati in gravi condizioni”, la gente si aspetta dettagli minuziosi per sentirsi intensamente partecipe del grave lutto che ha colpito due famiglie e predispòstone (sulu a Riggiu ancora usiamo questi verbi compositi, fateci caso) altre tre. Dunque, il "giornalista" esperto nel raccontare balle deve avere il coraggio di andare fino in fondo: le macchine invece di due possono diventare quattro.

Un tamponamento a catena all’altezza, poniamo, dell’incrocio di Passo Caracciolo a Gallico sortisce uno stato d’animo di trepidazione, nel lettore, quasi simile a quello delle torri gemelle. La velocità? Perché mai un banalissimo 40 chilometri orari? Ma facciamoli mbiddhare minimo a 140 e diamo il resoconto di almeno quattro occupanti per auto, così, anche se i morti effettivi sono due e i feriti gravi tre la gente penserà che si stia mentendo per non ingenerare troppa ansia e che in realtà l’esito di quel terribile tamponamento è una specie di Striscia di Gaza in miniatura con “sicuramente” molti innocenti stritolati tra le lamiere ma “noncielodicono”. Questo deve fare un giornalista serio e professionale!

E che lo sia veramente lo puoi capire ancora di più se una cosa simile avviene all’altezza del semaforo di Pellaro: li si che puoi scrivere cose che la Squadra Speciale Cobra, al confronto, sembrerebbe un gruppo di boy scout che va a salvare un gattino che cerca di attraversare. Perché: “cade un grosso ramo di albero sul Lungomare. Sfiorata la strage”? Ma quando mai? Si scrive così: “cadono all’unisono tre alberi di altezza media di trenta metri e di stazza presumibile di ottomila tonnellate e si abbattono così pesantemente su sei macchine in sosta da letteralmente seppellirle a due metri di profondità: si sta verificando l’eventualità che ci fossero delle persone a bordo e se è il caso di lasciarle direttamente inumate, visto che si troverebbero alla profondità media di una fossa al cimitero e il Comune provvederebbe a sue spese alla collocazione di una lapide commemorativa col nome dei defunti e coi lumini”. 

Una notizia così sì che solleverebbe una consistente e tangibile indignazione popolare e il giornale ne avrebbe un pauroso (è il caso di dirlo) riscontro nelle vendite e nel prestigio. Poi, per dirne un’altra: sta pletorica notizia, che spesso ricorre, di “rissa notturna tra giovani all’uscita di una discoteca, si contano vari feriti e contusi. La procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti. Per fortuna la presenza di alcune telecamere permetterà di ricostruire la dinamica dei fatti”. Generalmente si tratta di brevi scazzottate tra quattro o cinque imbecilli ma il giornalista ballista degno di questo nome ha l’obbligo morale di riferire che “tutto è cominciato con un improvvisato tiro a segno, a opera di una quarantina di giovani, contro le telecamere dei paraggi e pare siano state assegnate anche delle medaglie ai migliori tiratori.

Dopo di che, purtroppo, le armi sono state rivolte verso esponenti delle bande rivali in una contesa nata per via di una ragazza pesantemente apostrofata (pure “pesantemente apostrofata” è una nostra vecchia e sempreverde allocuzione sintattica riggitana) da un ragazzo di colore (la nota “di colore” non deve mai mancare sennò i contagiri emotivi della gggente rimangono pressochè inerti) e presto tutto è degenerato in una vera e propria battaglia campale tra le baracchette dei lidi.

 La Polizia stessa ha dovuto velocemente consultare su Google la tattica usata da Nelson per fare il culo a Napoleone a Waterloo per poter porre fine alla battaglia che stava allargandosi fino a coinvolgere elementi noti alla questura che tranquillamente dormivano nelle loro case in collina ma attirati dalle deflagrazioni hanno ritenuto istintivo unirsi alla sparatoria così che tutta la zona centro di Reggio Calabria, dai lidi a San Sperato, è stato un vero e proprio campo di battaglia a fatica domato dall’intervento di migliaia di volanti e gazzelle convenute da tutta la provincia e pure da Messina”.

Potrei andare avanti per ore citando esempi a iosa: la casalinga che scivola dalle scale e si rompe il femore travolgendo uno scooter parcheggiato sul quale una ragazza stava consultando il cellulare e non si è accorta di nulla, nemmeno quando la povera donna stava per spirarle in grembo. In realtà la poveretta si era slogata una caviglia mentre stendeva i panni in balcone. Un atterraggio un po' movimentato per via di una raffica di vento che diventa una spettacolare esibizione tipo Frecce Tricolori, a volo rovesciato e triplo carpiato reale prima di toccare terra con inenarrabile sgomento dei passeggeri, per fortuna tutti incolumi. (Con gli aerei non si può esagerare più di tanto, via!)

Un bambino che subisce il furto di un lecca lecca da parte di un coetaneo che diventa una bolgia infernale in un asilo con diverse insegnanti e bidelle che riportano escoriazioni guaribili in sette giorni. Insomma, hai voglia a inventarne! Quindi, per favore, amici "giornalisti"  ogni cosa che va fatta va fatta bene e portata a compimento, non importa se basata su cose vere o su palesi esagerazioni. La troppa faciloneria lasciatela ai politici: voi siate sempre seri e scrupolosi nel raccontare balle, mi raccomando!

Categoria : Attualità