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Calabria: erosione costiera e gestione caotica delle concessioni minacciano le spiagge

L'allarme di Legambiente: "Necessario salvaguardare le aree costiere libere e puntare sul turismo sostenibile".

di Aldea Bellantonio - 19 luglio 2024 07:04

Secondo l'Osservatorio Città Clima di Legambiente, dal 2010 a giugno 2024 il numero degli eventi meteo estremi nei comuni costieri è aumentato significativamente: 816 eventi (+14,6% rispetto all'anno precedente) su un totale nazionale di 2.086, pari al 39,1%. Questi eventi si sono verificati in 265 dei 643 comuni costieri italiani (41,2%). Solo nell'ultimo anno, si sono registrati 104 eventi estremi.

L'aumento degli eventi meteo estremi in Calabria

I dati dell'Osservatorio Città Clima sono chiari: in Calabria, dal 2010 al 2024, si sono verificati 82 eventi meteorologici estremi, con la maggior parte localizzati sulle coste. Lamezia Terme e Reggio Calabria sono tra i comuni più colpiti, con rispettivamente 13 e 9 eventi. A livello nazionale, tra gli 816 eventi meteo estremi, si registrano principalmente allagamenti da piogge intense (295), danni da trombe d'aria e raffiche di vento (226), mareggiate (83) e danni alle infrastrutture (81).

La superficie complessiva delle spiagge italiane è di soli 120 km², con una profondità media di circa 35 metri, coprendo appena il 41% delle coste (3.400 km su oltre 8.300 km totali). La Calabria, con 613 km di coste basse, ha il 26,2% in erosione (periodo 2006-2020).

 Il "Far West" delle concessioni balneari in Calabria

La mappatura delle concessioni balneari, aggiornata a ottobre 2023, rivela che solo il 33% delle coste italiane è oggetto di concessioni. Questo dato, secondo la Commissione Europea, è anacronistico e inesatto, poiché non considera le specificità regionali e include anche aree industriali, porti e coste rocciose.

Il Consiglio di Stato ha stabilito che le proroghe generalizzate delle concessioni demaniali sono illegittime e che, entro il 31 dicembre 2024, dovranno essere bandite procedure di gara trasparenti. Tuttavia, la mancanza di un quadro normativo unificato sta generando confusione tra governo, regioni e comuni.

 L'allarme di Legambiente: "Gestione sostenibile delle coste"

Nel "Rapporto Spiagge 2024", Legambiente sottolinea gli impatti negativi dell'erosione e degli eventi meteo estremi sulle coste italiane. In Calabria, questi fenomeni sono aggravati dalla cementificazione illegale, riducendo la disponibilità di spiagge sabbiose.

"I dati del report confermano la necessità di tutelare le nostre coste salvaguardando le spiagge libere e adottando una gestione delle concessioni basata sul turismo sostenibile", afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. È essenziale garantire almeno il 50% delle spiagge per l'uso pubblico gratuito, promuovendo la riqualificazione delle aree demaniali e l'eco-compatibilità delle concessioni.

Categoria : Attualità Tag : calabria spiagge