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Il MiBAC: Reggio Calabria dichiarata area di “notevole interesse pubblico”

Il Mibac dichiara guerra alla trasformazione edilizia della città ed avvia il procedimento per l’introduzione di un vincolo paesaggistico su tutta la città

di Francesco Nicolò - 29 marzo 2024 07:18

Con il deposito degli atti  l’affissione all’albo pretorio in data 12/03/2024 il MIBAC avvia ufficialmente la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico per tutto il territorio della città di Reggio Calabria ricostruito dopo il sisma con il Piano De Nava.

Il MiBac in applicazione del codice Urbani di cui agli artt 136 e successivi istituisce la tutela del paesaggio di “notevole interesse pubblico” previsto dalla legge per aree o i complessi di immobili con cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, le ville, i giardini e parchi che si distinguono per la loro non comune bellezza, i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri e i nuclei storici, le bellezze panoramiche e i punti di vista o belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze (art. 136).

La dichiarazione di notevole interesse  è formulata con riferimento ai valori storici, culturali, naturali, morfologici, estetici espressi dagli immobili o dalle arre con riferimento alla valenza identitaria del territorio in cui gli immobili o le aree ricadono.

La proposta è stata resa pubblica mediante affissione all’albo pretorio comunale (Reggioinforma rende nota la pubblicazione), affinché i soggetti interessati possano esserne a conoscenza e formulare eventuali osservazioni o presentare contro deduzioni.

La dichiarazione intesa ad evitare la corruzione del territorio delimita ed applica il “notevole interesse pubblico” in  aggiunta  agli altri vincoli presenti nel piano urbanistico. In particolare il MiBAC delimita a vicolo tutta l’area della città compresa tra il mare e la via Reggio Campi e tra il torrente Annunziata e Torrente Calopinace ed aree di sviluppo contigue del quartiere di Santa Caterina e Pescatori. Tale delimitazione ovviamente consente a chi è a monte del vincolo di godere del notevole patrimonio paesaggistico.

La dichiarazione di “notevole interesse” se da un lato tutela la geometria cittadina con le sue direttrici visive verso il mare ed il suo schema razionalistico a quinti di De Nava dall’altro si pone in contrasto con le norme sismiche impedendone come proposto la demolizione e ricostruzione degli edifici ormai a fine ciclo vita. 

Nello specifico inoltre pare che la norma tenda ad impedire l’applicazione della norma regionale L.25/2022 che tende a premiare il consumo di suolo mediante premialitá al trasferimento di volumi su immobili ed aeree già urbanizzate. 

La dichiarazione di “notevole interesse storico paesaggistico” che nei principi generali dovrebbe essere applicata in maniera puntuale ( area costiera, area castello, aree panoramiche) é estensa a tutto un comparto composto da edilizia popolare, molto poco storico e vetusto, un aggregato edilizio realizzato dall’ente edilizio negli agli anni 30- 50.

La norma arriva in forte ritardo su un’area già  alterata da interventi edilizi in elevato contrasto con le tipologie esistenti e impedisce la ri-armonizzazione del territorio.

Nel termine dei fatidici 90 giorni i cittadini interessati nonché le associazioni di categoria, gli  professionali gli Ordini nonché l’amministrazione della città di Reggio Calabria avranno il tempo per produrre contro deduzioni per tentare di arginare gli effetti estensivi della disciplina e valorizzare l’idea storica della città ma anche il suo sviluppo futuro. 

Probabilmente un’accelerazione al PSC ed attraverso iniziative di perequazione edilizia ed edilizia convenzionata si può tentare di riportare il centro storico cittadino a forma meno inquinata con le demolizioni necessarie ma con altrettante ricostruzioni.

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