Eventi, costume e società

Il "buono" delle nostre chiacchiere

Ricetta, origini e curiosità di un dolce che fa impazzire tutti

di Marcianò Patrizia - 11 febbraio 2024 13:34

Chiacchiere, bugie, frappe e almeno un'altra decina di nomi secondo la regione. Leggere croccanti e gustose come resistergli? Questi dolci carnevaleschi hanno un aspetto e un sapore inconfondibili che non lascia scampo e ragione a nessuna dieta. La loro storia ha origini molto antiche, furono proprio i romani che per primi e in onore delle feste Saturnali, (festività che corrisponde al nostro Carnevale) prepararono un impasto con pochi semplici ingredienti un dolce (i frictilia) che ancora oggi tenta e avvolge le nostre papille gustative. La tradizione napoletana, invece, ci regala qualche curiosità in stile gossip. Si racconta, infatti, che la Regina Savoia durante uno dei suoi incontri reali in cui si chiacchierava moltissimo, chiamò il cuoco Raffaele Esposito affinché preparasse qualcosa di speciale per lei e i suoi ospiti. Il cuoco prendendo spunto dalla chiacchierata, creò il dolce e il nome che oggi conosciamo.

Provate a farle così:

Ingredienti

210 gr farina

1 uovo 

20 gr di burro 

un cucchiaio di latte

la buccia grattugiata di 1/2 limone

2 cucchiai di maraschino o grappa

olio di semi di arachidi per friggere

Preparazione:

Alla farina unite le uova, il burro morbido il latte e la scorza del limone. Lasciate riposare l'impasto in frigo per un'ora poi con un matterello stendete la pasta in una sfoglia spessa circa 2 mm e date la forma desiderata. Friggete le chiacchiere, poco alla volta, in abbondante olio ben caldo. Quando saranno dorate togliete dal fuoco e asciugate su carta assorbente da cucina. Spolverizzate di zucchero a velo e servite.