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Olocausto, in via Giudecca una 'pietra di inciampo' nella memoria VIDEO

Tra gli ospiti della cerimonia, anche Nicoletta Bortolotti autrice della Quadrilogia della Shoah, romanzi pluripremiati che hanno contribuito a rinnovare la memoria

di Elisabetta Marcianò - 27 gennaio 2024 14:13

REGGIO CALABRIA - La Giornata della memoria celebrata da Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria con la scopertura in via Giudecca, da parte del sindaco Giuseppe Falcomatà, di una “pietra di inciampo” per le vittime della Shoah.  collocata in un luogo centrale per la città, un luogo di passaggio quotidiano come metafora del ricordo costante. 

All'evento, oltre al sindaco Falcomatà, erano presenti i suoi due vice, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, la giunta e i consiglieri comunali, il Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro, i massimi rappresentanti provinciali delle Forze dell'ordine, del mondo universitario, dell'associazionismo e delle realtà sindacali, culturali e civiche impegnate nella memoria dei tanti reggini e calabresi internati ed uccisi nei lager nazisti. Tra gli ospiti della cerimonia, anche Nicoletta Bortolotti autrice della Quadrilogia della Shoah, quattro romanzi pluripremiati che hanno contribuito a rinnovare la memoria delle sofferenze vissute da milioni di persone all'interno dei lager nazisti.

«Cerchiamo di ricordare quotidianamente la tragedia della Shoah e dell'Olocausto – ha evidenziato il sindaco Falcomatà - L'idea della pietra d'inciampo è nata qualche giorno fa, quando ad un servizio del tg, sono apparse le immagini di alcuni adolescenti in gita ad Auschwitz che, sorridendo, facevano delle foto all'ingresso del lager nazista. Da qui la consapevolezza che non basta portare i nostri giovani nei luoghi della tragedia, ma che devono avere gli strumenti per comprenderla quotidianamente. La pietra d'inciampo, in una delle vie più frequentate, via Giudecca, consentirà a chiunque passerà da qui, famiglie, bambini, turisti, di ricordare ogni giorno la tragedia dell'olocausto e servirà inoltre a commemorare le vittime calabresi della Shoah e delle leggi razziali nazifasciste».