Lo Stretto non è mai stato umanamente così vicino grazie a Jaan Roose che "cade" con onore a pochi metri dal traguardo
L'atleta percorre i 3600 metri in programma in 2h56'32" realizzando un'impresa senza precedenti : essere il primo uomo ad attraversare lo Stretto
di Elisabetta Marcianò - 10 luglio 2024 10:58
Abbiamo sperato con lui per più di tre ore e i nostri cuori si sono fermati insieme al suo proprio di fronte al traguardo nel momento in cui "cade" e resta appeso ad una fune sopra lo Stretto di Messina che anche stavolta, come nel corso dei secoli, batte l'uomo. Jaan Roose, l'altleta estone, ha sfidato il caldo, il vento, ha sfidato se stesso e ha tenuto con gli occhi incollati al cielo migliaia di persone che lo hanno seguito in diretta streeming e non. Lo abbiamo visto camminare su una fune larga 1,90 mm, lo abbiamo visto muovere le labbra, alzare le braccia come in una danza spirituale in mezzo al blu. E poi lo abbiamo visto "cadere" rialzarsi ed arrivare alla meta con il sorriso. Possibilità di superare il record sfumata, ma l'impresa resta senza precedenti nella storia.
La sua traversata è l'esatta metafora della vita fatta di cammini tortuosi, spesso difficili fatti di cadute e rinnovate energie spinto dal desiderio di sfidare i limiti che è una forza inarrestabile che risiede nel profondo dell'animo umano. L'irrequietezza innata a superare le barriere che ci circondano, che siano fisiche, intellettuali o spirituali. Questo impulso ha alimentato le grandi scoperte, le innovazioni tecnologiche e le conquiste personali che hanno plasmato il corso della storia.
La sfida ai limiti non è semplicemente un atto di ribellione o di autocelebrazione, è un'espressione del nostro desiderio di crescita e di auto-realizzazione. Quando ci confrontiamo con un ostacolo, che sia una montagna da scalare, un mistero scientifico da svelare o una paura interiore da affrontare, stiamo in realtà cercando di scoprire chi siamo veramente e dove possiamo arrivare. Ogni individuo, nella propria quotidianità, può vivere questo desiderio attraverso atti di coraggio e determinazione. Può essere una madre che lavora per oi propri figli, lo studente che persevera negli studi nonostante tutto o il lavoratore che si reinventa dopo una crisi perché nonostante le avversità, abbiamo la capacità di adattarci, di innovare e di prosperare. Questa sete di superamento è ciò che ci rende unici, ci spinge oltre la nostra zona di comfort e ci permette di costruire un futuro sempre più luminoso e ricco di possibilità.
Attraverso ogni sfida superata, non solo espandiamo i nostri confini personali, ma contribuiamo anche al progresso dell'umanità. Ogni passo avanti, ogni barriera abbattuta, ci avvicina a una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo che ci circonda, trasformando il nostro irresistibile desiderio di sfidare i limiti in una forza potente e inarrestabile per il bene comune.
Grazie Jaan perché oggi a noi abitanti dello Stretto, destinati a combattere ogni giorno contro mille difficoltà e che troppo spesso ci lasciamo trascinare dalla disperazione, hai dato una grande lezione di vita, celebrando la resilienza umana.