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LFA Reggio Calabria, Ballarino: "Vorremmo lavorare per il Centro Sportivo. La PEC del tifoso? Lasciamo perdere"

Parla il direttore generale degli amaranto

di Andrea Baccellieri - 14 dicembre 2023 18:08

Il Direttore Generale della LFA Reggio Calabria, Antonino Ballarino, ha parlato ai microfoni di Antenna Febea circa la situazione attuale degli amaranto, tra società, mercato e non solo. Di seguito le sue parole raccolte da Tuttoreggina:

"Forse ho ricevuto tutte le critiche che i presidenti degli ultimi cinque anni della Reggina non hanno mai preso. Mi chiedo a volte se questo imprenditore che ha preso il club è scemo o meno, il concetto è semplice: se le cose vanno bene alla Reggina, vanno bene anche a me. Tutti avremmo un giovamento, chi sotto l'aspetto economico e chi sotto altri aspetti. Attenzione, il guadagno sta in tanti aspetti, non solo quello economico, ma anche sotto l'aspetto dell'immagine. Io voglio far passare il messaggio che si possano costruire delle basi solide, programmare. Un palazzo non si costruisce dal tetto, ma dalla base. Io non voglio crollare e nel momento in cui arriviamo a certi livelli io sono disponibile a passare a chi può dare più garanzie del sottoscritto. Noi intendiamo parlare sempre e comunque con la verità, anche con brutte verità, parlare chiaro alla gente".

Sul mercato"Il nostro campionato non è finito, abbiamo degli obiettivi e lo diciamo sempre. Sappiamo che la squadra ha delle necessità, ma bisogna scegliere gli uomini giusti. Abbiamo due sessioni di mercato che si accavallano e questa fase ci può consentire di mettere ulteriori tasselli anche in vista della prossima annata, dove poi faremo una verifica sulla necessità della squadra. Entro il 22 qualche movimento potrà esserci".

Sul Sant'Agata"Abbiamo mandato una PEC proprio ieri (mercoledì, ndr) alla Città Metropolitana, considerando la pecca di impianti e vista la situazione, abbiamo chiesto di poter stare almeno sino a giugno e poi discutere per il futuro. Noi vorremmo lavorarci sul Centro Sportivo, stiamo creando i presupposti che il Sant'Agata possa essere una risorsa e non un peso. Non credo che a Città Metropolitana voglia mandare a casa un gruppo di persone che lavora, vedi soprattutto i dipendenti. Per fare il bando ci vuole tempo, noi siamo pronti intanto a rimanere e sostenere tutte le possibili spese e poi pronti a muovere i passi successivi".

Sulla PEC inviata per acquistare la società: "La PEC inviata? Posso non rispondere? Non mi faccia rispondere, noi conosciamo chi è la persona e gli vogliamo pure bene, ma non mi faccia rispondere".