Eventi, costume e società

Spazio Barbaro: Miracoli della Fedez

Una risata ci seppellirà, parola di Nanni

di Nanni Barbaro - 17 settembre 2024 18:36

E finalmente arrivò la serata fatidica del concerto: un bizzarro personaggio che per compensare i vuoti di armonici nella voce si è fatto riempire di tatuaggi, curando bene che essi fossero particolarmente fitti fino allo straniamento visivo proprio in prossimità della corde vocali, così che chi lo sente cantare (si fa per dire) può pensare: “poveretto, si dà da fare ma con quel reticolo da pollaio che gli stringe il collo fa quello che può. Tu al suo posto cosa avresti fatto?”

“Qualche tatuaggio in meno e un po di scuola di canto in più”, uno potrebbe obiettare, ma oramai i giochi sono fatti e resta da capire: 1) Se il concerto avrà seguito visto le condizioni meteo e le macumbe di moltissimi sacerdoti che, derogando clamorosamente ai loro doveri di protocollo, si sono rivolti a maghi e maghe per emanare fatture e malanove a cascata e probabilmente pure a peso d’oro contro il tatuato maledetto. Che, poveretto (giusto per la rima) già deve fare i conti con una situazione familiare bizzarra assai con una moglie che ride giuliva mentre sola a suon di milioni centinaia di bambini bisognosi vendendo pandori con la cipria rosa e poi, scoperta dalla Finanza (e denunciata dall’ufficio igiene per abuso di cipria scaduta) piange a tutto spiano per vendere qualche migliaio di pigiamoni grigi modello reduce Mauthausen.

2) Resta da capire il mistero doloroso, tanto per restare in tema religioso (e niente, questa è la giornata delle rime, che ci posso fare?) del perché il Sindaco abbia scelto, per la conclusione delle feste mariane, un anticlericale che mette topi morti al posto di Gesù, sulla Croce al collo e canta canzoni (si fa per dire) che sono sicuramente la causa principale della morte del topo e potrebbero esserlo anche di migliaia di esseri umani se improvvisamente prendessero coscienza delle cagate che emana quest’ometto con i tatuaggi a reticolo ugolare. Ovviamente il mistero non sarà mai svelato e tutto lascia credere che Fedez farà il suo concerto in grazia di Dio.

 Questo almeno secondo gli intendimenti di Sua Ccillenza il Vescovo, che probabilmente ha accettato obtorto collo (tatuato) l’imposizione del Sindaco a titolo di espiazione del fatto che ha dirottato una carovana di dieci Conestoga di seminaristi verso Catanzaro, dove quelli stanziali erano poco più che una carrettata. (Non vi faccio andare su Google, iamu: il Conestoga era il famoso carro del Far West coperto da una tenda bianca a mezzo cilindro e con le sospensioni che facevano da riparo durante le fucilerie coi Cheyennes).

Ora io onanisticamente godo nell’immaginarmi che nel bel mezzo del concerto appaia la Madonna, a mezz’aria, diciamo altezza quindici metri, brillando di luce propria, tanto da far apparire i potenti riflettori di Fedez come delle candeline da torta e sbocconcellando un cono gelato a tre gusti più panna guarda fisso Fedez, il Sindaco e sua Ccillenza, senza dire una parola. Succedono cose dell’altro mondo: il mega impianto del rapper tatuato emette motu proprio musiche di Frisina a diecimila watt fino a quando la Madonna, muovendo leziosamente l’indice verso il mixer, fa in modo che la musica cambi e parta una sequela palesemente sarcastica di brani che vanno da Albano a Guccini passando da Wilma Goich a De Andrè, agli Inti Illimani, ai Nomadi, na bottarella di Profazio e così via. Il tempo di finire il gelato e la scena umana sottostante si è capovolta: I tatuaggi di Fedez sono volati in aria sotto forma di pulviscolo, lui si prostra in ginocchio e tenta un’Ave Maria ma non ricorda le parole e chiede aiuto a Sua Ccillenza.

Il Sindaco spera che tale conversione comporti un significativo ritocco del budget di Fedez e infatti costui, dopo una breve telefonata con la Ferragni, che ancora piange dall’epoca dei pigiamoni, gli suggerisce di convertirsi e soprattutto di convertire il budget in una donazione al Morelli nel mentre che il Sindaco convince sua Ccillenza a rivedere qualcosina nella spedizione dei Conestoga seminariali e tutto torna a posto. La Madonna sparisce non dopo aver appallottolato e messo platealmente in tasca il tovagliolino di carta, che di questi tempi, (lei lo sa bene) è il più grande Atto di Fede (senza zeta) che il riggitano potrebbe compiere nella speranza di salvarsi dalla dannazione eterna.