E' un epilogo molto triste quello consumatosi nella serata di ieri sera a Gelsenkirchen con l'Italia che è uscita con le ossa rotte contro una Spagna nettamente superiore agli Azzurri. Il risultato della gara (1-0), però, inganna tutti con le statistiche che parlano chiaro: 20 tiri spagnoli contro solo i 4 degli Azzurri di cui nessuno pericoloso. 

La partita, dopo pochi minuti, inizia come buona parte della tifoseria italiana si immaginava, con il dominio spagnolo che è stato sin da subito evidente. Dopo pochissimi minuti ci prova Pedri di testa con Donnarumma che è costretto al miracolo. Nei minuti successivi la Spagna va vicina al vantaggio con Fabian Ruiz, Nico Williams e Morata ma sulla loro strada hanno trovato un super Gigio Donnarumma. Il primo tempo si chiude in maniera impietosa con la nazionale italiana che non è mai scesa in campo e, soprattutto, con le prestazioni pessime di Di Lorenzo e Jorginho. Inizia il secondo tempo, e, va anche peggio di come è andato il primo. Al minuto 54' va avanti la Spagna con l'autogol di Calafiori che è sfortunato con il pallone che gli è finito sui piedi dopo 2 deviazioni di Morata prima e Donnarumma poi. Dopo il gol, però, la situazione rimane tale, la Spagna continua a macinare occasioni e gioco mentre l'Italia sta lì a guardare, incerottata ed estremamente sulla difensiva. Unico plauso per Donnarumma e Calafiori che, nonostante tutto, sono stati i migliori in campo dimostrando di essere all'altezza di questo gruppo.

Giovedì ci sarà la Croazia con la possibilità di giocare con due risultati su 3 visto il pareggio dell'Albania proprio contro la nazionale di Modric e compagni.