Eventi, costume e società

SPAZIO BARBARO - Trattato su la perfidia

Conosci tu, o bono frate, li spaventavoli volti de la Perfida Invidia?

di Nanni Barbaro - 08 febbraio 2024 08:15

Li Santi Frati Liquiriziani Larenzu et Limitri un giorno disquisero amabilmente sullo nocumento estremo

prodotto da la Perfida Invidia.

Così frate Limitri edusse lo bono frate Larenzu:

Conosci tu, o bono frate, li spaventavoli volti de la Perfida Invidia?

“Illa non cognosco”, dixit mestamente Frate Larenzu

Ebbene, io t’edurrò all’uopo:

La Perfida Invidia est fonte di tristezza et frostrazione in lo quanto lo invidioso est come assetato di

riconoscimento sociale ma ppiù meno lo aqquista più si incazza e non si rende conto che est cane che si

morde codam.

La perfida invidia accide sullo nascere ogni piacere che darti ti puote l’altrui compagnia. Lo invidioso est

condannato a non godere de la bellezza che altro simile suo donargli gli può perché nulli et nessuno debe

mettere in dubbio le sua capacità, per modeste e mediocri che sunt

La perfida invidia est nano che vorrebbe tutti li altri nani.

Lo invidioso est miserrimo homo che più seguaci habet e più kondanna la cittade a lo sprofondamento

abissale de lo spirito.

Lo perfido invidioso est profondamente un imbecille che imbelle ostinatamente perché non si rende konto

che la invidia est pure antieconomica e poco lucrosa in quanto chi non condivide finisce prestissimus

povero e pacciu dimenticato da urbi et orbi.

La perfida invidia habet reso paesi intieri mortiferi lochi sanza vita et sanza prospectiva perché “ne ego

contentum ne tune cunzulato”. Abbasta che tu non habbia vantaggi ego me contentum di essere uno zzi

nuddhu

Nulli resparmia la Perfida Invidia, ne pauperis ne litterati sine perché invidia est in nostro Dna riggitano et

facile non est debbellarla ammeno che, ne lo nome de lo Santo Bon Senso ki ha ascoltato finora riflecta

attentamente et macaria condivida esto post urbi et orbi in omnia saecula saeculorum, ammmen!