LFA Reggio Calabria, Barillà: "La fascia di capitano è un onore. Campionato già finito? Mai dire mai"
Le parole del capitano degli amaranto
di Andrea Baccellieri - 06 dicembre 2023 18:03
Il capitano della LFA Reggio Calabria Nino Barillà ha parlato ai microfoni de La Gazzetta del Sud circa il suo primo periodo in amaranto e degli obiettivi societari. Di seguito la sua intervista riportata da Tuttoreggina:
"È una società sempre presente che non ci fa mancare nulla. Comprendo la delusione del pubblico quando si perde, ma siamo di fronte a professionisti che svolgono seriamente il loro lavoro. Si sta portando avanti un progetto per tornare al professionismo".
Sulla fascia da capitano: "Mi sento onorato di indossare la fascia. Se c’è da metterci la faccia non mi tiro indietro e mi è capitato anche in occasione del ko col Real Casalnuovo. È giusto assumersi le proprie responsabilità, soprattutto quando le cose non vanno come dovrebbero".
Sul tifo amaranto e sui Reggini: "Noi reggini amiamo la formazione amaranto, a prescindere che sia in D o in un’altra categoria. Sugli spalti ogni domenica ci sono quattromila spettatori e la Curva Sud rimane il “dodicesimo uomo”. Forse in trasferta si percepisce un po’ di più il dilettantismo perché i terreni di gioco sono imperfetti, vedi Ragusa".
Sull'infortunio: "Ho avuto un piccolo stiramento e si è deciso con lo staff medico di non rischiare. Spero di esserci per il derby, stare fuori è dura. Per fortuna mi sono ripreso e non vedo l’ora di poter rientrare. Siamo felici del risultato ottenuto a Ravanusa. Abbiamo meritato i tre punti, anche se c’è stato l’ennesimo errore arbitrale a nostro sfavore. Ormai è diventata una consuetudine subire sviste clamorose. L’1-0 di Girasole era regolarissimo".
Cercheremo di conquistare più punti possibili da qui fino a maggio. Reggio merita di tornare in categorie prestigiose e cercheremo di dare una gioia ai nostri splendidi tifosi".
Primo posto oramai lontano? "Nel calcio mai dire mai. Ricordo che quando ero a Parma avevamo chiuso l’andata con undici lunghezze di ritardo dalla vetta. Sembrava finita, nel girone di ritorno, invece, inanellammo diversi risultati positivi classificandoci al secondo posto. Fu una rimonta straordinaria che ci portò in A. Vietato, quindi, arrendersi, parola di capitano. Ci sono tanti incontri da disputare e potremo dire la nostra".