Politica

Il Senato approva, reato universale la maternità surrogata

Con 86 voti favorevoli viene introdotta la modifica alla legge 40/2004

di Francesco Nicolò - 17 ottobre 2024 06:25

La maternità surrogata, o gestazione per altri (GPA), è la pratica attraverso la quale una donna porta avanti una gravidanza per conto di una o più persone, che desiderano diventare genitori ma non possono o scelgono di non affrontare 

Le forme più diffuse di maternità surrogata sono riconducibili a: 

Maternità surrogata tradizionale: La madre surrogata è biologicamente legata al bambino, poiché l’ovulo usato è il suo. In questo caso, la gravidanza può avvenire tramite inseminazione artificiale con lo sperma del padre biologico o di un donatore.

Maternità surrogata gestazionale: In questo caso, la madre surrogata non ha alcun legame genetico con il bambino. L’embrione viene creato in vitro utilizzando l’ovulo e lo sperma dei genitori intenzionali o di donatori, e successivamente impiantato nell’utero della surrogata.

In Italia,  la maternità surrogata è vietata dalla legge n. 40 del 2004, che proibisce qualsiasi forma di gestazione per altri, punendoh i trasgressori con pene che includono il carcere. Questo ha spinto alcune coppie italiane a rivolgersi a paesi dove la pratica è legale, creando un vuoto legale sul riconoscimento del bambino all’estero e il suo status giuridico in Italia.

Vuoto colmato con la modifica dell’articolo 12 della legge, approvata dal Senato con  84 voti favorevoli su 58. La proposta, originariamente a firma della deputata Maria Carolina Varchi nell’altro ramo del Parlamento, interviene sull’articolo 12 della legge 40/2004 che al comma 6 prevede i delitti relativi alla commercializzazione di gameti o di embrioni e alla surrogazione di maternità.  In dettaglio, viene aggiunto un nuovo periodo al termine del comma 6 dell’articolo 12 della legge 40/2004, al fine di sottoporre alla giurisdizione italiana le condotte compiute dal cittadino italiano, riferibili al delitto di surrogazione di maternità, anche se poste in essere in territorio estero; in caso di accertamento del reato, saranno conseguentemente applicate le pene previste con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila a un milione di euro


• Commercio del corpo e sfruttamento: Un argomento spesso sollevato riguarda la potenziale mercificazione del corpo femminile. In particolare, nei paesi dove la maternità surrogata è legale a pagamento, si teme che le donne economicamente vulnerabili possano essere sfruttate. Questo solleva preoccupazioni sul consenso, sulla libertà di scelta e sul rischio di disuguaglianze socioeconomiche.