Politica

Piazza del Popolo: Falcomatà diserta ancora la convocazione della prima commissione

L'assessore La Nucara presente al tavolo, sotto il fuoco incrociato dell'opposizione in un clima di inutile solidarietà

di Francesco Nicolò - 04 febbraio 2025 19:24

Continua a tenere banco l'assenza del Sindaco Falcomatà alle convocazioni della Commissione Controllo e Garanzia. 

Alla commissione di ieri è presente l'assessore La Nucara che, sebbene disponibile ai chiarimenti viene richiamata e apostrofata dal presidente della commissione per la mancata presentazione degli atti e del verbale di riunione svolto con il Sul.

Una riunione, poco proficua sia dal punto del metodo, sia sotto l'aspetto della merito della questione. 

Le posizioni rimangono sempre quelle già esistenti: l'amministrazione intende far prevalere il senso di "ferrea" correttezza degli atti amministrativi, l'opposizione, che oltre le formalità amministrative, spinge sul sentimento di solidarietà, dignità, lavoro e famiglia per i 50 ambulanti, malgrado si palesi un vizio di atti amministrativi.

Tra le posizioni presenti al tavolo la preoccupazione principale è la destinazione della piazza; a difesa intervengo Pazzano sottolineando il valore del storico del mercato (che conta oltre 70 anni), Neri caratterizzandola di valore umano, sociale  turistico, sottolineando la delibera di stabilizzazione fatta a favore di Lsp e Lpu, quando  aveva la carica di vice sindaco, spingendo verso una eventuale moratoria.

La questione ambulanti di Piazza de Popolo , si "arricchisce" di ulteriori nuvole.  Il costituito Comitato Ambulanti di Piazza del Popolo, presente al tavolo della commissione con una rappresentanza chiede di poter lavorare, continua ad insistere su un bando 2018 abbondantemente scaduto nei termini per il quale ad onor del vero, solo oggi ne viene reclamata dalle parti,  la validità e gli obblighi amministrativi ed autorizzativi.

La legittima costituzione  del Comitato di ambulanti e la contestuale assenza della Camera di Commercio al tavolo, riempie la questione di significato. Gli ambulanti infatti, possedendo quantomeno i minimi requisiti di iscrizione alla CCIAA e titolari di partita iva, (oltre le decine di ulteriori obblighi)  dovrebbero avere un rapporto diretto con l'istituzione che li rappresenta e tramite questa rivendicare i dovuti diritti.

Da una lato tuttavia, pare farsi largo una questione di legalità del lavoro, dall'altra una questione di concorrenza leale tra commercianti.

L'impossibilità dichiarata di legittimare l'attività degli ambulanti per carente documentazione, contrasta con l'ipotesi di individuare un'altra area, che non sanerebbe l'illegittimità amministrativa, tutta da accertare e di cui nessuno dei presenti al tavolo ha di fatto chiarito gli impedimenti per una corretta o semplificata procedura di regolarizzazione.

La soluzione oggi, per rendere legittima la richiesta degli ambulanti, è una deroga temporanea all'esercizio dell'attività mediante l'istituto della "spunta": Il sistema di vendita ambulante, che assegna temporaneamente suolo pubblico anche ai venditori privi di titoli, consentendo l'occupazione in deroga a tante norme  di  spazi non ancora assegnati. 

Questa proposta già annunciata dall'assessore Lanucara, tuttavia non tutelerebbe la destinazione della Piazza del Popolo a spazio mercatale, che  appare essere la questione imperativa delle minoranze.

Come illustrato nel nostro precedente articolo, il passaggio obbligato è attraverso una delibera di consiglio comunale, nella quale l'assise comunale dovrà decidere le modifiche eventuali, al piano del commercio e del PSC. L'auspicio è la convocazione di  consiglio comunale aperto ai rappresentanti delle associazioni e soprattutto ai comitati di quartiere, rappresentazioni civiche spontanee, che ormai svolgono una funzione legante tra amministrazione e territorio.

 Nel sistema di norme e regolamenti, emerge con evidenza una forzatura nella sospensione dell'attività mercatale, effettuata attraverso una delibera di giunta, che seppur temporanea, altera per un periodo non certo breve e contingente, la destinazione originaria. 

Appare discutibile l'utilizzo di questo strumento legislativo, che riassegna l'uso della piazza da area mercatale come di fatto è ancora nel piano del commercio, ad altro spazio ancora incerto. In questo contesto, emerge il silenzio della CCIAA, che rappresenta le categorie degli ambulanti regolari e delle attività commerciali.