Politica

Il bergamotto: frutto della discordia

In estate un campionato italiano del bergamotto, l'ennesima occasione per marcare il territorio

di Francesco Nicolò - 02 febbraio 2025 15:16

Il bergamotto da frutto abbandonato ad un destino infelice a simbolo di successo e ricchezza.

Il famoso Maestro Iginio Massari, presidente APEI, scende in campo a fianco del Bergafest ed al museo del bergamotto di Vittorio Caminiti , ideatore e promotore da 24 anni dell'agrume per annunciare un importante evento pubblico dedicato alla pasticceria. 

L'evento, organizzato proprio dall’Associazione APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana) di cui Massari è il presidente, rappresenta una entrata in campo che fa "tremare" l'altro gruppo, Conpait e Bergarè, che lavora da alcuni anni intestandosi la valorizzazione del frutto profumato. Le note susseguite all'annuncio del Campionato, le critiche al mancato coinvolgimento nell'organizzazione del contest, ma non alla partecipazione degli artigiani, evidenziano un equivocabile segno di appartenenza.

Conpait, il cui presidente è il pasticcere reggino Angelo Musolino, è l'evento Bergarè sviluppato annualmente in collaborazione con la Camera di Commercio di Reggio Calabria, cui presidente è Ninni Tramontana. 

Pezzi da 90 da entrambi i lati che come già assistito nella battaglia DOP - IGP  ove al buon senso e la volontà di superare le affermazioni personalistiche, ha prevalso le battaglie legali e ricorsi, sebbene ciascuno sia riuscito a marcare un pezzo di  "territorio" ma che tutt'ora la frase "tutti vissero felici e contenti" non si intravede. 

Le critiche umanamente comprensibili  da parte di Conpait vanno bene inquadrate in questo clima di appartenenza, ove  l'entrata in campo della superstar della pasticceria italiana pare destabilizzare le posizioni  fin'ora conquistate. 

Da un lato appare uno schieramento Conpait- Bergarè che spinge  sulla strada della territorialità con manifestazioni aperte alla pasticceria locale, dall' altra Apei-Bergafest che prova a rompere la barricata territoriale sull'utilizzo del frutto della discordia, annunciando un Campionato Italiano, disinteressandosi ai conflitti di interesse delle agognate detichette di DOP e IGP, Reggio Città del Bergamotto, scatenando naturalmente, posizioni quantomeno discutibili.

Ben venga, il  primo Campionato del Bergamotto in Pasticceria che si svolgerà a Reggio Calabria terra del Bergamotto DOC, IGP, utile a far parlare e diffondere la cultura in cucina ed avvicinare il grande pubblico e l'interesse italiano a questo prodotto seppure in apparenza privandolo  della sua territorialità. 

Il Bergamotto, quindi, esce fuori dai confini ed il contest rappresenta una grande novità nel panorama italiano che la prossima l’estate 2025 arricchirà la città di Reggio Calabria di sapori e profumi unici grazie ad un evento che malgrado il superamento delle etichette, prova a diventare un prodotto identitario della cultura  italiana, ma  una ben precisa origine.

Come la pizza, come i tortellini, la carbonara ed i cannoli, il San Daniele,  il Bergamotto di Reggio Calabria è nell'idea di Iginio Massari un elemento distintivo italiano e non può essere circoscritto l'utilizzo al territorio, malgrado la sua eccellenza sia determinata dalla sua provenienza territoriale. 

Neutralizzare il valore della provenienza di un prodotto non giova a nessuno, così come la cipolla di Tropea o la Nduja di Spilinga vengono magistralmente utilizzate da tutti gli chef italiani, o il pistacchio di Bronte, il Bergamotto di Reggio Calabria, per essere riconosciuto aroma identitario della cucina italiana deve avere in diffusione ampia.

 La gastronomia reggina non si può sottrarre da questo giudizio per essere certificata come eccellenza del territorio. Ben vengano le sfide e le provocazioni, dalle quali  possano emerge le eccellenze locali dalle quali traggono solo vantaggio la produzione e l'indentità quali caratteristiche indissolubili. 

I marker territoriali devono garantire e certificare la qualità ma  il gusto ed i sapori sono frutto della capacità personale degli artigiani, di interagire con i prodotti. 

Ebbene allora che la pasticceria Reggina non deserti il contest ma, si misuri come sa fare, rappresentando al meglio la tradizione della pasticceria locale utilizzando il Bergamotto di Reggio Calabria, frutto della discordia e dell'amore, quale essenza superiore e determinante, superando le barricate di rappresentanza ma accogliendo la sfida.