Politica

Circoscrizioni Bis: Il centro destra reggino presenta una proposta di regolamento

Avviata a pieno ritmo la campagna elettorale con programmi e proposte da cavalcare

di Francesco Nicolò - 16 dicembre 2024 15:03

Il centrodestra unito aumenta la pressione politica sull'amministrazione comunale a guida Falcomatà, accusandola di inerzia amministrativa. 

L'attività politica, intrapresa ad un anno e mezzo circa dalle elezioni, prima con le denunce riguardo alla salute pubblica, seguita dalle accuse sulle presunte spese pazze per organizzazione del Natale in città, culmina in queste ore sulla mancata costituzione delle Circoscrizioni e spreco di risorse.

Iniziativa riconosciuta all'onorevole Cannizzaro, al quale si deve l'emendamento che consente l'assegnazione di una somma totale di circa 700.000 euro (emendamento al testo unico degli enti locali), assegnata in bilancio per la costituzione delle circoscrizioni. I consiglieri comunali del centro destra reggino, depositari della bozza di regolamento per la costituzione delle Municipalità, ne  rivendicano il ruolo centrale e la perdita di 130.000 euro sui 700.000 perché non utilizzati alla costituzione di questo importante strumento di decentramento amministrativo.

Certamente, il testo della bozza regolamentare quale strumento d'indirizzo prevede deleghe, funzioni, coinvolgimento dei cittadini è tutto da verificare e sviluppare con un regolamento attuativo per non rimanere mero strumento di rappresentanza sui territori.

La costituzione delle Municipalità quale funzione di decentramento amministrativo non va in contrasto con la richiesta che da anni i cittadini spingono, anche con una petizione, per la regolamentazione istituzionale dei Comitati di Quartiere ormai oltre 20 costituitisi.

I Comitati di Quartiere vorrebbero essere organi di partecipazione della società civile all'interno dell'organo elettivo comunale quale diretta partecipazione di consultazione popolare. Una forma elevata di democrazia e del diritto di rappresentanza che tuttavia potrebbe nasconde insidie rappresentative ancora da capire fino in fondo.

Nonostante la pressante richiesta dei cittadini per la regolamentazione di una  rappresentanza civica in seno al consiglio comunale e le dichiarazioni trasversali di coinvolgimento dei cittadini, di fatto oggi ancora una volta prevale il desiderio di rendere l'amministrazione un'organizzazione di partiti.

L'interesse principale ha una linea  comune: scegliere con chi schierarsi. Continua questa sorta di legame tra  bisogni e rappresentanza, che legittimamente (elezioni democratiche) tuttavia tiene sotto controllo e sotto condizionamento i cittadini per mantenere e consolidare le organizzazioni partitiche. 

In questo particolare contesto le richieste dei comitati sembrano risultare destabilizzanti e incompatibili con le attività dei partiti.

La bozza o proposta regolamentare deve tuttavia essere indirizzata in commissione consiliare ( di cui fanno parte consiglieri di maggioranza e di opposizione) per valutare la possibilità economica di sostenere ed organizzare il richiesto decentramento, valutare le somme da assegnare per il funzionamento degli enti di decentramento.  

La bozza di regolamento delle Circoscrizioni assegna in prevalenza funzioni consultive e limitatamente alle risorse disponibili funzioni operative. In sostanza le deleghe pesanti rimangono ovviamente in capo all'amministrazione a fronte di una distribuzione della rappresentanza partitica sui territori.

Dal punto di vista organizzativo amministrativo non si intravede alcuna innovazione, considerando che tante funzioni e servizi utili ai cittadini dovrebbero essere svolte digitalmente. 

L'aspetto positivo della riesumazione delle Circoscrizioni, tuttavia riguarda la possibilità di formazione, preparazione e ringiovanimento della classe dirigente, troppo spesso  fuori contesto ed impreparata ad un ruolo importante quale è l'amministrazione e la gestione della città a cui si dovrebbero innalzare la rappresentanza e le competenze oltre gli schieramenti. 

L'esigenza di decentramento politico amministrativo può generare all'interno della città una sorta conflitto tra territori già pesantemente frammentati. Un'idea federalista della città in cui i fabbisogni e le risorse economiche da assegnare ad una circoscrizione creerà diseguaglianze già esistenti con le periferie e forti contrasti di formazione delle macro aree territoriali per la presenza di territori altamente vulnerabili.

La Rete dei Comitati, attiva nel territorio si dovrà porre la domanda se affrontare o meno la questione attraverso un coinvolgimento diretto nelle prossime elezioni amministrative.