Contratto Portuali, le assemblee approvano il rinnovo a denti stretti
Filt Cigl Fit Cisl Uitrasporti ottengono il consenso dai lavoratori ma con tensioni interne
di Elmar Elisabetta Marcianò - 30 ottobre 2024 06:13
Giunge con un con un comunicato l’esito delle assemblee dei lavoratori portuali svolte nei gironi scorsi.
Un rinnovo che aveva portato per ben due volte in un mese, uno sciopero nazionale nel settore portuale, fortemente partecipato ( oltre il 90%), che attendeva un adeguamento salariale del 18% a fronte di un mercato del lavoro fortemente condizionato dalla competitività internazionale e contrazione salariale.
Risultato non scontato, per contrasti interni ai lavoratori che nelle settimane scorse si era manifestato con comunicati di dissenso che incitavano la non approvazione dell’ipotesi di rinnovo.
Sotto i riflettori sono puntati: l’esiguo aumento salariale, il mancato riconoscimento di lavoro usurante, l’inasprimento delle sanzioni disciplinari, la mancata introduzione di lavoro agile. Le assemblee nonostante i malumori hanno dato fiducia alle segreterie confederali con una maggioranza sufficientemente ampia da far approvare e completare la parte normativa.
Tra le proposte di rinnovo sono stati punti favorevoli l’aumento della voce EDR, l’adeguamento degli scatti di anzianità, l’aumento di una giornata di ferie, che aggiunte all’aumento del salario base hanno dato una spinta verso l’approvazione.
Di seguito il comunicato.
“Approvata a larga maggioranza, superando il 70% dei consensi con un dato piuttosto omogeneo da nord a sud, l’ipotesi di rinnovo del ccnl dei lavoratori dei porti”. A riferirlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti sottolineando che è “un rinnovo giunto dopo due scioperi ed oltre dieci mesi di serrate trattative, svolte dentro un contesto molto complesso e difficile anche a causa della paventata riforma e delle diverse crisi internazionali”.
“Aver messo in sicurezza il ccnl dei lavoratori dei porti rappresenta un fatto estremamente importante – sottolineano le tre organizzazioni sindacali – e da domani il nostro impegno si sposta sulla soluzione di questioni che restano ancora irrisolte a partire dal riconoscimento del lavoro usurante e dallo sblocco del fondo di accompagnamento all’esodo. Su questi temi proseguiremo nel confronto con le lavoratrici ed i lavoratori allo scopo di rilanciare l’azione sindacale per raggiungere i risultati che la categoria merita di ottenere”.