L'Eden degli Oppressi, l'ultimo lavoro di LBS VIDEO
L'artista traccia un cammino che incita alla riflessione e evidenzia la persistente lotta per l’autodeterminazione e la giustizia
di Antonio Ciro - 08 maggio 2024 16:37
Inaugurata presso l’hotel Medinblu, la mostra dal titolo “L'Eden degli Oppressi” espressioni di resilienza nella street art, dell’artista Bruno Salvatore Latella, noto come LBS, artista eclettico di Reggio Calabria, che fonde musica classica e arte visiva nel movimento Phygital Artivism.
La mostra è un vero e proprio ossimoro, in quanto viene realizzata all’interno delle scale dell’hotel, quindi non proprio la location da street art, ma proprio questa è la provocazione dell’artista, che descrive il concetto di oppressione nell’epoca moderna.
La mostra ha una doppia lettura: dal basso verso l’alto in quanto si svolge sulle scale, ma anche dall’alto verso il basso attraverso la potenza della composizione e dei simboli. L'artista traccia un cammino che incita alla riflessione e evidenzia la persistente lotta per l’autodeterminazione e la giustizia.
«L’opera site-specific “L’Eden degli Oppressi” - afferma l’artista - propone un’interpretazione in cui l’Eden, anziché essere un ricordo di un passato irrecuperabile, diventa un contesto attuale e urgente dove le dinamiche di oppressione e liberazione si svolgono quotidianamente». In un mondo dove le voci degli oppressi cercano di farsi strada attraverso il clamore delle ingiustizie, i silenzi liquidi, lo street artist LBS presenta la sua mostra personale: “L’Eden degli Oppressi”. Questa mostra si distingue per il suo approccio provocatorio e profondamente riflessivo, ispirato direttamente dalle teorie del pedagogista Paulo Freire, come delineato nella sua opera fondamentale, “Pedagogia degli oppressi”.
Il progetto espositivo, “L’Eden degli Oppressi”, curato da Marilena Morabito e organizzato dall'associazione ACAV, è stato possibile grazie al sostegno, alla concessione degli spazi ed alla promozione e supporto dell'Hotel Medinblu e del suo direttore Sergio Pitasi. Sarà visitabile per l'intero mese di maggio 2024.