"PPP Amore e lotta - Dico il vero" Cine Teatro Metropolitano 22 dicembre
Una tragedia familiare ma al contempo una disperata ricerca del tempo perduto di tre personaggi interrotti ognuno a modo suo
di Redazione - 20 dicembre 2023 18:39
REGGIO CALABRIA - Pier Paolo, Guido e Susanna. Pasolini, il fratello e la madre che si aggirano come figure sospese e ambigue sul palcoscenico della vita. Quasi tre personaggi in cerca d’autore, segnati da un lutto atroce che informerà tutta la loro esistenza. Quella della madre Susanna, che come Demetra aspetta il ritorno di Persefone dall’Ade, quella del giovane partigiano Guido ucciso atrocemente a soli 19 anni e quella di Pasolini infine, orfano degli affetti che si porterà dietro per tutta la vita, fino al mattino del 2 novembre, quando il corpo del poeta sarà ritrovato senza vita su una spiaggia di Ostia. Il dramma, l’attesa ma anche la resilienza.
Il ruolo della madre
Questo vuole mettere a nudo lo spettacolo “PPP Amore e lotta Dico il vero” che venerdì 22 dicembre alle ore 21.00 andrà in scena al Teatro Metropolitano di Reggio Calabria per la V edizione del Balenando in Burrasca Reading Festival. Il ritratto è quello di un Pasolini, intimo e inedito, offerto dalla drammaturga, scrittrice e direttrice artistica del festival Katia Colica, per la produzione di Officine Jonike Arti. A scandagliare i rapporti tra Pierpaolo, l’amata madre Susanna e il fratello Guido, interpretati da Americo Melchionda, Maria Milasi e Andrea Puglisi, è il regista Matteo Tarasco, con l’aiuto regia di Arianna Ilari. Le musiche originali sono di Antonio Aprile.
Tre personaggi
Una tragedia familiare ma al contempo una disperata ricerca del tempo perduto di tre personaggi interrotti ognuno a modo suo: Guido che incarna la lotta appassionata fino alla tragica fine, Susanna sospesa in un’attesa eterna, simbolo di sutura e spaccatura in equilibrio precario e Pier Paolo, infine, reale o immaginario, immerso in un caleidoscopio di sogni e incubi, di amore e lotta e, suo malgrado consegnato alle pagine eterne della storia.
L'appuntamento di sabato
Uno spettacolo che vuole essere «un monito e non un languore, alla disperata ricerca di poesia e di poeti che sappiano infondere un senso alla vita e che aiutino a condurre in porto le fragili imbarcazioni del nostro essere». «Dopo questo spettacolo il festival si trasferisce a Messina, dove sabato 23 dicembre ci sarà il reading “Persefone il ritorno” al teatro dei Naviganti» dichiara il direttore organizzativo del Balenando, Antonio Aprile. «Il festival torna così in Sicilia, dove era cominciata nel settembre scorso questa edizione di Umani Disumani con lo spettacolo di Cassandra Global Warner a Catania» conclude Aprile.