Scuole Comunali inagibili: i motivi
La parola all’ufficio lavori pubblici
di Francesco Nicolò - 02 settembre 2024 13:45
La perturbazione più calda dell’estate arriva come un ciclone sulla città e sulle famiglie con la dichiarazione d’inagibilità di 9 delle 23 scuole soggette a valutazione del rischio sismico. Negli ultimi giorni, infatti, il tema della sicurezza degli edifici comunali, in particolare delle scuole, è diventato centrale, in seguito alla chiusura di vari istituti scolastici, risultati inagibili dopo le verifiche antisismiche. Le verifiche di stabilità strutturale avviate su numerosi plessi scolastici di proprietà dell’ente comunale infatti, hanno portato alla chiusura temporanea di alcune scuole, suscitando preoccupazioni tra genitori, studenti e personale scolastico.
Il sindaco Falcomatà è intervenuto per fare chiarezza sulla situazione, rassicurando la cittadinanza sull'impegno dell'amministrazione comunale nel garantire la sicurezza degli studenti e del personale docente. "Le soluzioni sono già state individuate per quasi 6 plessi scolastici interessati dalle verifiche di stabilità," ha dichiarato il sindaco. "Per quelli rimanenti, è in corso un dialogo istituzionale con altri Enti al fine di trovare le migliori soluzioni possibili."
Noi, abbiamo voluto vederci chiaro e siamo andati a intervistare il dirigente del settore Lavori Pubblici, l'architetto Bruno Doldo e l'ingegnere Nazareno Tomaselli Rup dei lavori.
"Le verifiche di stabilità degli edifici comunali sono un processo fondamentale richiesto anche dal Ministero per garantire che le strutture siano sicure e in grado di resistere a eventi sismici o ad altre sollecitazioni strutturali. Questi controlli, eseguiti da tecnici specializzati, valutano il comportamento sismico delle strutture, la resistenza dei materiali e l'eventuale presenza di crepe o cedimenti che potrebbero comprometterne l'integrità.", ovvero la Statica - ci dice il dirigente.
L’obbligo di verifica della vulnerabilità sismica introdotto con l’ Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, riguarda sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. La necessità di adeguamento sismico degli edifici e delle opere è tenuta in considerazione dalle Amministrazioni pubbliche nella redazione dei piani triennali ed annuali.
"Nel caso specifico delle scuole, già fin dal 2015 il Ministero della Pubblica Istruzione aveva attivato risorse per i programmi “scuole belle , scuole sicure”. Le risorse per attivare i programmi di valutazione della sicurezza e ristrutturazione delle scuole sono state assegnate con i Pon Metro.
Bene effettuare una breve cronistoria per far comprendere i passi e le modalità di esecuzione delle attività per far comprendere eccessivo seppur comprensibile un clamore mediatico.
Il bando per la valutazione ed indagine della vulnerabilità sismica, è stato avviato nel 2022 e gli incarichi agli studi professionali sono stati effettuati a fine del 2023, per l’espletamento delle procedure. Come noto l’esame delle 23 scuole è stato raggruppato in 4 lotti assegnati a 4 distinte società d’ingegneria, aggiudicatarie del bando. Nel corso del 2024, in pieno anno accademico, sono stati emanati avvisi di sospensione delle attività scolastiche per consentire le indagini strumentali : carotaggi e prelievi di acciaio e conseguente riparazione.
Le norme tecniche delle costruzioni NTC08 hanno dettagliato i criteri di valutazione articolando il processo ( sinteticamente) questione in cinque fasi: analisi storico critica; rilievo geometrico e strutturale; caratterizzazione meccanica dei materiali; definizione dei livelli di conoscenza e dei fattori di confidenza; valutazione delle azioni e analisi strutturale; progettazione di eventuali interventi.
Quanto sopra per far comprendere che le attività di studio delle caratteristiche meccaniche degli immobili sia per quantità che per complessità dei rilievi, la modellizzazione (simulazione del comportamento strutturale dell’edificio) hanno richiesto tempi congrui sia lo studio ingegneristico sia con la necessità di non interrompere le attività scolastiche durante le indagini.
Gli studi sulla valutazione dei 23 immobili, pervenuti dalle società d’ingegneria incaricate, hanno determinato “solo” per 9 edifici lo sgombero, generato da un riscontrato carente valore dei parametri di prova. La valutazione della vulnerabilità sismica peraltro individua un numero inferiore di gran lunga al parametro minimo previsto di 0,6.
Tale evidenza strutturale molto probabilmente evidenzierà la necessità di demolire e ricostruire gli immobili, piuttosto che effettuare un miglioramento sismico come per le scuole non soggette a sgombero.
ADR, A che punto sono i lavori della scuola Ibico? Con riferimento alle attività in corso presso la scuola Ibico, i rallentamenti delle attività rientrano nella normalità di questi interventi, che malgrado siano state condotte indagini accurate al livello LC3 ( il più approfondito), in fase esecutiva ci si scontra con realtà e difficoltà da superare che rallentano e non restituiscono la previsione per il completamento dell’intervento. Certamente la soluzione più efficace sarebbe la demolizione e ricostruzione secondo la più recente normativa e tecnica sismica ma vanno valutate le risorse disponibili.
L’ufficio lavori pubblici e grandi opere, nei limiti delle competenze ha trasmesso gli atti e le risultanze arrivate tra giugno-luglio, per le attività conseguenti ad avviare in modo ordinato la dislocazione degli studenti in altre sedi o corpi di fabbrica dello stesso plesso ritenuti idonei.
Certamente avremmo voluto che tutto questo non fosse accaduto, tuttavia era prevedibile che data la vetustà degli immobili e le tecniche costruttive al tempo della realizzazione, restituissero un quadro decisamente più severo.
Allo studio stiamo valutando, aggiunge l’arch. Doldo, la possibilità di realizzare complessi scolastici integrati con adeguati servizi per la mobilità sostenibile nonché edifici con consumo zero emissioni.
Tutti gli studenti avranno la loro collocazione, certamente la prima fase sarà più difficile, per un primo l’adattamento. Dirigenti del settore stanno lavorando con i dirigenti scolastici per raggiungere il miglior compromesso per garantire la sicurezza dei nostri studenti e del personale scolastico.
Adr, Si poteva rimandare? Assolutamente no, aspettavamo le risorse da tempo, necessarie ad effettuare la verifica e la successiva riqualificazione degli immobili per realizzare interventi di miglioramento sismico.
La valutazione più preoccupante oltre alla logistica della ridistribuzione degli alunni, rimane collegata ai tempi di consegna degli immobili.