Arte e cultura

Non muoio neanche se mi ammazzano, il libro che "urla"

Il libro, presentato presso il Cineteatro Metropolitano, nell’ambito dei "Martedì della cultura" offre uno spaccato umano e storico molto toccante

di Elisabetta Marcianò - 06 dicembre 2023 08:55

La scrittrice Letizia Cuzzola, dopo "Foss'anche un romanzo" torna ad affascinare i lettori con una nuova opera letteraria "Non muoio neanche se mi ammazzano". Il libro, presentato presso il Cineteatro Metropolitano, nell’ambito dei "Martedì della cultura" offre uno spaccato umano e storico molto toccante che arriva a penetrare gli spazi più profondi dell'essere raccontando una storia realmente accaduta.

La trama

Dopo la firma dell’Armistizio, 650mila soldati italiani vennero catturati dai nazisti e internati in campi di prigionia, sottoposti ai peggiori soprusi. Fra loro, anche Vittorio Cuppari, nonno della scrittrice "che come moltissimi non ha mai fatto cenno ai 21 mesi di prigionia subiti. Solo attraverso un lungo lavoro di ricerca è stato possibile recuperare una minima parte della documentazione proveniente dagli Stalag, in cui è stato internato e che ha permesso di ricostruire la storia. Ogni nome, data, luogo è certificato da documenti, note personali del protagonista e dal diario di Luciano Banchelli, compagno di prigionia e lavoro, una cui copia è stata recuperata grazie alla figlia Luciana".

L'urlo

"Il romanzo è nato in una mattina di novembre, senza clamori - continua la scrittrice - È nato nel silenzio dell'attesa" un silenzio che infine ha straripato, urlando l'esigenza di essere ascoltato. La sua è certamente una storia di famiglia, ma anche di altre 650mila famiglie che condividono lo stesso dolore. Sul palco insieme a Letizia Cuzzola, il giornalista Claudio Cordova e l'editore Carlo Morrone, conduce Antonio Calabrò. I martedì della cultura si inseriscono in "Paginatre", luogo d'incontro di artisti e poeti, scrittori o semplici innamorati dei libri.