REGGIO CALABRIA - Allestita presso l’ipogeo di Piazza Italia nelle giornate del 19 e 20 dicembre una esposizione fotografica di tavole realizzate da Marco Costantino nell’ambito del progetto “Balenando in Burrasca “ Festival di teatro e reading. Già dal titolo “Contro” si percepisce il messaggio che Katia Colica, direttrice del festival, ha voluto mandare ai tanti visitatori che sono scesi, sotto le luci natalizie di Piazza Italia, a visitare la mostra: quanto lontana ci possa risultare una disgrazia quando non ci riguarda personalmente.

Il coraggio

In un periodo in cui, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, le città si riempiono di luci e le persone respirano la serenità dell’aria di festa, la scelta di esporre fotografie che contrappongono immagini di guerra, luoghi urbani in cui essa viene evocata; e ancora contrasti sociali e degradati, immagini di attori che su un palco intrepretano opere teatrali a tema bellico. Tutto ciò rappresenta, sicuramente una scelta forte e coraggiosa. "Le ventiquattro tavole fotografiche esposte nel suggestivo ambiente dell’ipogeo - ci racconta Marco Costantino - sono organizzate in quattro gruppi, ognuno dei quali propone due immagini di spettacolo teatrali abbinate a due di ambito urbano scelte per evidenziare allo stesso tempo sia il contrasto che la similitudine."

Le sinergie artistiche

“Sono un giornalista foto reporter e mi occupo sia di cronaca che di cultura, per cui ho trovato naturale accostare le mie immagini fotografiche al tema dell’esposizione, la quale è stata già allestita in una scuola e poi si è deciso di portarla fuori e regalarla alla città in un luogo centrale e molto importante dal punto di vista storico”. - conclude Costantino. Anche questo è valorizzazione: la possibilità di ammirare una splendida mostra mentre un socio dell'associazione IN.SI.DE. racconta con passione ai visitatori la storia di un luogo che ci fa percepire quanto sia antica la nostra città, e come essa sia riuscita a rinascere sempre dalle macerie fino ad arrivare oggi, alle fotografie di Marco risultano perfettamente contestualizzate.