Arte e cultura

Circolo Carlarco: Presentato il libro "Il Vascello Fantasma" di Marietta Salvo

Una storia di attraversamento del dolore, di confronto con se stessi che si realizza solo attraverso la poesia

di Valentina Muscinesi - 27 gennaio 2024 10:29

REGGIO CALABRIA - Il Circolo culturale “Guglielmo Calarco” ha organizzato lo scorso sabato, presso “Spazio Teatro”, un incontro con l’autrice Marietta Salvo per presentare il suo libro di poesie “Il vascello fantasma”. Marietta Salvo, poetessa e scrittrice messinese, vince nel 1989 il premio internazionale di letteratura “Eugenio Montale” con la sua silloge poetica “Aritmie”, di seguito ha pubblicato “L’insano gesto” nel 1993 e nel 1999 “Il senso del racconto”. Ha collaborato anche con testate giornalistiche e cura laboratori di scrittura. Ad attenderci, sulla scena, un leggio e tre sedie su una delle quali vi erano appoggiati dei libri ed un gabbiano in legno. La scenografia, già poetica nella sua semplicità, è stata ideata da Cinzia Messina la quale ha aperto la serata leggendo alcuni tra i testi delle poesie contenute nel libro, accompagnata da una melodia di fondo, per poi sedersi accanto all’autrice e iniziare il dialogo.

“IL VASCELLO FANTASMA” - trama

Il libro racconta di un viaggio che tutti compiamo attraverso l’esistenza, superando dolori e difficoltà, ma è anche del viaggio che un poeta intraprende, spesso senza sapere la meta e superando le amate le tempeste, per raccontare il segreto nascosto dentro le parole che scrive. Una sorta di attraversamento del dolore, il confronto con se stessi, con la memoria, che solo attraverso la poesia di realizza.

Il potere delle parole

“Io scrivo da piccolissima – dice l’autrice- e la mia curiosità e irrequietezza sono riuscita ad incanalarla attraverso la scrittura di poesie, e, utilizzando la musicalità dei versi, comunicare le mie emozioni e la mia immagine agli altri. La storia del libro è anche una storia di luoghi, un continuo traghettare da una sponda all’altra dello Stretto, raccontando anche le continue invasioni che questi luoghi hanno subito, che hanno portato si devastazioni, ma anche fatto nascere nuove culture”. La scrittura dell’autrice è costruita in modo da rendere partecipe il lettore, “inarticolate voci” che le giungono e la ispirano ad usare le parole per ricreare le emozioni che vive attraverso i suoi scritti, e utilizzando anche una sorta di sdoppiamento, cerca di coinvolgere emotivamente il lettore.

LA POESIA COME LIBERAZIONE 

La scrittrice – racconta - attraverso i laboratori di scrittura poetica che tiene, ha sperimentato quanto la poesia, specie nei più giovani, risulti liberatoria, in quanto si riesce a ritrovare la parte più profonda di se stessi senza dover mascherare finti sentimenti di serenità. Oggi la narrativa ha sicuramente superato, negli acquisti di libri, la poesia. “La poesia è un’espressione letteraria che ti porta di più a ragionare su te stesso – dice – e la maggior parte dei lettori vuole sfuggire dal ritrovare a confrontarsi con i suoi fantasmi, ritenendo che sottraendosi si è più felici. Inoltre il metodo di lettura cambia. Un libro di narrativa va letto in sequenza, mentre un libro di poesie ha bisogno di tempi lenti, si poggia sul comodino e quando ne senti la necessità leggi la poesia che più si avvicina alla tua emozione del momento”.

Il dolore del presente

Tra le letture scelte da Cinzia e dall’autrice, una parla della Palestina, e mentre le parole ci arrivano attraverso la sua voce, veniamo catapultati verso i tristi momenti che stiamo vivendo, ad una guerra infinita che sembra non voler mai terminare. Scopriamo successivamente, appunto, che è stata scritta cinque anni fa, ma che risulta oggi più che mai attuale. Un dialogo, quello tra la scrittrice e Cinzia, molto gradevole e profondo, una serata piacevolmente trascorsa, con la leggerezza necessaria per parlare di poesia e di argomenti che hanno toccato la sensibilità dei presenti. 

Il prossimo appuntamento con le iniziative organizzate dal Circolo Calarco, ci comunica la presidente Angela Curatola, sarà nella sede di Via Vespucci, sabato 4 febbraio con la professoressa Maria Luisa Neri che parlerà delle elezioni del 2 settembre 1847 a Reggio Calabria, una spaccato storico poco conosciuto.

Categoria : Arte e cultura