Spiagge: Botta e risposta Occhiuto Salvini
La regione difende la territorialità della risorsa spiaggia e non intende applicare la direttiva Bolkstein sulle concessioni demaniali
di Francesco Nicolò - 01 giugno 2024 10:44
Il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, leader della Lega, e il governatore della Calabria Roberto Occhiuto, esponente di Forza Italia accendono una polemica in seguito all’approvazione, da parte della Regione Calabria, di una delibera per non applicare la direttiva Bolkestein sulle proprie spiagge. Le motivazioni della regione Calabria che hanno portato alla delibera sull’utilizzo del bene, in quanto non sussisterebbe la scarsità di risorsa. Salvini, nel corso del suo tour elettorale in Calabria, interviene sull’argomento, “Purtroppo non può essere una singola regione a bloccare la Bolkestein. Una legge si può approvare anche settimana prossima. Spero che il partito del governatore Occhiuto ci dia una mano”.
La replica del Presidente Occhiuto non si fa attendere: «Ringrazio il ministro Salvini per il suo impegno sul ponte sullo Stretto, sulla statale 106, sull’autostrada A2, perché il mio governo regionale – anche grazie alla sua azione – negli ultimi 30 mesi ha avuto più risorse che negli ultimi 30 anni. Ma su leggi regionali e atti amministrativi abbiamo dimostrato che a volte la Calabria fa giurisprudenza. L’ultimo esempio è la vittoria in Corte Costituzionale contro l’impugnativa del governo nazionale che bloccava la possibilità di dare licenze Ncc. Sui balneari abbiamo semplicemente affermato che siccome, a differenza che in altre regioni del nord, la risorsa spiaggia da noi non è scarsa, e la Corte di giustizia europea e il Consiglio di Stato hanno già chiarito che la quantificazione della risorsa va fatta a livello territoriale e non nazionale, in Calabria i vincoli della normativa comunitaria sono già pienamente rispettati”. “Il ministro Salvini evidentemente non ha letto la delibera, che gli manderò volentieri nelle prossime ore” prosegue Occhiuto “L’atto della mia giunta è pienamente rispettoso della normativa comunitaria, semplicemente in Calabria non sussistono i presupposti per l’applicazione della direttiva Bolkestein. La Calabria, che ha moltissime spiagge libere, non cederà – come vorrebbe qualcuno – le quote di spiagge inoccupate ad altre regioni del nord. Abbiamo troppo bisogno di sviluppare il turismo, e per questo, almeno in questa occasione, prendiamo a prestito il motto del fondatore della Lega: padroni a casa nostra”.