Il Comune concede l'utilizzo dell'immobile di viale Amendola al Tribunale.
Stamattina il primo Cittadino, insieme al presidente del Tribunale di Reggio, Mariagrazia Arena, ha firmato gli atti per il passaggio di consegna dei locali
di Redazione - 20 febbraio 2024 13:45
Un immobile del Comune in viale Amendola, già sede dell’Agenzia dei beni confiscati, passa al Tribunale di Reggio Calabria per diventare la nuova sede degli uffici del Giudice di Pace. Stamattina il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme al presidente del Tribunale di Reggio Mariagrazia Arena ha firmato l'atto che segna ufficialmente il passaggio di consegna. Presenti durante il sopralluogo nell’immobile il vicesindaco Paolo Brunetti, la dirigente del settore Patrimonio edilizio Concettina Siciliano, ed il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio, Rosario Infantino.
L’immobile ha ospitato in passato la sede dell’Agenzia dei beni confiscati, un bene nella disponibilità del Comune, poi ristrutturato e adeguato, dopo il passaggio dell'Agenzia nella nuova sede di via Campanella.
«Un’altra bella pagina di sinergia istituzionale concreta, fattiva e operativa dopo il consiglio metropolitano di ieri - ha specificato il sindaco Falcomatà - con il quale si è approvato un protocollo d’intesa con la Procura generale per consentire agli uffici della Procura generale presso la Corte d’Appello di poter essere trasferiti in locali più idonei, più sicuri, più moderni e più funzionali all’esercizio dell’attività di tutti gli operatori del diritto. Con lo stesso spirito consegniamo al Tribunale di Reggio Calabria e alla presidente Arena questo immobile, nel centro della città, in viale Amendola, nel quale aveva sede, fino a qualche tempo fa, l'Agenzia dei Beni confiscati. Qui verranno trasferiti gli uffici del Giudice di pace e siamo molto contenti perché fino a ieri erano costretti in locali piccoli e che poi si sono rivelati inagibili, oggi potranno essere spostati in uffici più ampi e moderni. Ne beneficerà una parte della città che adesso sarà più attiva perché qui verranno espletate diverse attività di interesse per gli operatori del settore giudiziario. Oggi siamo qui per la consegna dei locali ma riteniamo questo un punto non solo di arrivo, ma di partenza per tutte le altre attività che insieme, a livello interistituzionale, si potranno portare avanti».
«Sono molto felice della presenza del Presidente Infantino – ha poi aggiunto il primo Cittadino - puntiamo molto su questa collaborazione con gli operatori del settore della giustizia. Ringrazio anche Francesco Gangemi che, da assessore al Patrimonio, ha seguito la fase iniziale di questo spostamento e ha raggiunto l’obiettivo in pochissimo tempo, e la dirigente del settore Siciliano che, insieme ai rappresentanti del ministero della Giustizia, ha trovato la formula per la concessione di questo bene immobile». «Per me – ha concluso Falcomatà – che ho visto nascere l’Agenzia dei Beni confiscati, da avvocato e ho avuto l’onore di collaborare per i primi tre anni, ritornare qui fa un certo effetto. Sono contento che questi locali possano continuare a vivere e avere quel valore simbolico per il quale sono stati destinati all’inizio: garantire a tutti gli operatori di diritto di poter lavorare in maniera sicura e per il ripristino e il mantenimento della legalità sul nostro territorio che è un obiettivo comune, un obiettivo sul quale l’Amministrazione comunale si è spesa dall’inizio e si spenderà tantissimo».
«Ringrazio la collaborazione che ha fornito il Comune per consentire l’esercizio della giurisdizione dell’Ufficio del Giudice di pace – ha chiarito il presidente Arena - considerato che la sede in cui si trovava non è più agibile, il Comune si è reso disponibile a consegnare questo immobile di cui ci ha dato l’immediata disponibilità d’uso in attesa della formalizzazione di un rapporto contrattuale. È importante per evitare la discontinuità nel servizio giustizia, quindi è una forma di collaborazione istituzionale di cui bisogna dare atto».
«La mia presenza qui – afferma il presidente Infantino – è perché abbiamo a cuore l’edilizia giudiziaria. Abbiamo deciso di intervenire insieme alle altre istituzioni per risolvere definitivamente il problema. Siamo in attesa del nuovo palazzo di giustizia, per quanto riguarda gli uffici del tribunale, ma è chiaro che c’è un’esigenza legata al giudice di pace e mi sembra che questi uffici possano ospitare gli uffici del giudice di pace e non solo. Dal sopralluogo di stamane abbiamo visto che si tratta di locali grandi, idonei per ospitare anche altri uffici strettamente legati all’attività giudiziaria della città e del distretto».