Ponte: I comuni reclamano interventi perequativi
I sindaci della costa tirrenica chiedono un tavolo per presentare le necessità degli enti locali
di Francesco Nicolò - 21 marzo 2024 07:24
“Non deve essere solo un monumento, questo è certo!”
Lo afferma il presidente Ciucci, ma lo sottolineano tutti i sindaci presenti alla conferenza del 19 marzo scorso a Villa San Giovanni. Le delegazioni territoriali presenti chiedono per i propri territori azioni di equità ed equilibrio rispetto all’intervento impattante sul territorio a 360 gradi. L’opera infatti non rappresenta solo un collegamento, ma una modifica profonda del sistema della viabilità territoriale ed delle dotazioni urbanistiche.
Non è immaginabile che il ponte possa creare da una parte un collegamento ed il completamento della rete tran europea Ten-T e dall’altra una frattura ed alterazione dei flussi e collegamenti con i territori che dovranno ospitare l’opera e sottostare a espropri, a modifica delle propri paesaggi senza adeguata compensazione e realizzazione di interventi compensativi.
Tra le voci più sostenute il sindaco dell’area metropolitana che rinnova l’esigenza di realizzare la connessione con la rete dei trasporti intermodale che consenta ai territori finitimi e non la reale connessione alla rete Ten-T
Il comune di Bagnara che è presente con l’assessore Giuseppe Surace interviene sottolineando il proprio si, ma anche l’esigenza per il proprio territorio di un intervento che possa garantire il collegamento con la rete ten-t mediante l’ampliamento della strada costiera 106 e messa in sicurezza del costone con realizzazione di punti panoramici lungo il percorso per non tagliare fuori il proprio territorio dallo sviluppo che l’importante infrastruttura potrà generare.
Presente il vice Presidente della Regione Calabria Princi che assume l’impegno di convocare un tavolo per rappresentare ed armonizzare tutte le esigenze dei comuni interessati.
Nell’attesa della convocazione degli enti comunali interessati dagli espropri devono sopportare la forte preoccupazione degli espropriandi che dovranno lasciare i propri immobili e si stanno attrezzando per affrontare un decisa battaglia legale.