Sciatori Gambarie destinati alla migrazione e all'estinzione
Da appassionati locali a “sciatori migranti”
di Francesco Nicolò - 09 gennaio 2025 10:00
Calato il sipario dei grandi eventi,che hanno portato vitalità alla città metropolitana di Reggio Calabria, riaffiorano crudelmente e spietatamente le questioni sospese. È' inevitabile, finito l'ultimo giro di giostra, scendere a terra e scontrarsi con i bisogni e la realtà.
"Calabria Meravigliosa"
I problemi si devono eliminare perché non evaporano, ma, si muovono come le lancette dell'orologio, portandosi sempre avanti appesantendo il meccanismo fino al collasso.
L'abbandono del territorio sembra un destino incontrovertibile, e l'assenza di impianti di risalita in una stagione che ha portato eccezionalmente neve, é il paradosso o forse peggio, l'inganno della reale volontà di pubblicizzare il territorio quale meta turistica.
" Calabria Meravigliosa"
Oltre le chiacchiere e le immagini fantastiche, le riprese con droni a 1000 metri di quota della montagna innevata, delle strutture ed impianti, del parco avventura e tanta organizzazione, scendendo a bassa quota appare l'assenza e l'arretratezza quali verità assolute, che condannano tutti coloro che pensano di ingannare viaggiatori sempre più informati.
Gambarie non è la stazione sciistica del comune di Santo Stefano d'Aspromonte, é il riferimento turistico dell'intera area metropolitana, e rappresenta come il mare e le spiagge la sopravvivenza della comunità reggina che vive di turismo. Senza servizi, non c'è: nè sole, nè neve, nè mare, che valga abbastanza sia per turisti fai da te, sia per agenzie, tanto da avvicinarsi al nostro territorio e investire risorse e risparmi.
"Calabria Meravigliosa"
Un territorio sempre più destinato all'abbandono ed alla migrazione senza risorse né prospettive, nonostante ci siano entrambe, ma nelle mani di nessuno o pochi intimi.
Ci si chiede: a chi giova non avere impianti ed infrastrutture sciistiche o per il vivere la montagna? La specie degli sciatori forse non spende abbastanza? Non è un buon business?
L'ennesimo urlo arriva dal gruppo degli "sciatori di Gambarie" che già promotore di un tavolo tecnico per affrontare la mancata riapertura degli impianti, ritornando sulla questione ironizzando per la salvaguardia della specie.
"Calabria Meravigliosa"
"A Gambarie d’Aspromonte, storica meta invernale del sud Italia, il silenzio delle piste sta sostituendo il vivace fruscio degli sci sulla neve. Gli impianti di risalita sono chiusi, respingendo gli sciatori dal loro habitat naturale e strozzando la già debole economia.
Privati della possibilità di praticare la loro attività, questi appassionati sono costretti a emigrare verso altre località sciistiche. Le mete più gettonate, oltre a Camigliatello e Lorica in Calabria, anche l’Etna, in Sicilia trascina questi animali delle nevi. Il vulcano innevato, con il suo panorama mozzafiato tra il mare e la montagna, diventa per molti sciatori migranti un rifugio affascinante, ma anche una dolorosa conferma dell’incapacità di valorizzare pienamente le risorse di Gambarie"
"Un problema di gestione? Si è vociferata una improbabile soluzione attraverso le Ferrovia della Calabria, già responsabile con successo delle stazioni di Camigliatello e Lorica. Si tratta tuttavia di una prospettiva interessante, ma che potrebbe richiedere tempi lunghi per essere realizzata.
Per quanto ambizioso, questo approccio potrebbe fornire stabilità e continuità alla gestione degli impianti, ma nel frattempo? Il rischio è che la specie degli "Sciatori di Gambarie" si estingua prima di vedere questa soluzione concretizzarsi".
Continua il messaggio tra speranza e rassegnazione.
"Nel breve termine, è imperativo individuare una soluzione rapida e percorribile. Non possiamo permettere che Gambarie perda la sua identità di polo sciistico, né che gli appassionati del territorio si sentano abbandonati. Servono interventi politico-istituzionali mirati ed urgenti, capaci di mettere in moto risorse e strategie per garantire il ripristino degli impianti e salvare la stagione invernale. Solo attraverso un’azione decisa coordinata e strategica, si potrà scongiurare il collasso del turismo invernale della zona e preservare il suo futuro.
Gambarie non è solo un luogo: è un simbolo per la comunità locale e per gli appassionati di sport invernali. Mentre i pochi esemplari di "sciatori Gambarie" esplorano Camigliatello, Lorica e persino le pendici dell’Etna, noi continuiamo a sperare nel loro ritorno a casa, su piste finalmente funzionanti e accoglienti.
W Gambarie! Facciamo il tifo per la rinascita delle sue piste. Ogni specie, anche quella degli "Sciatori di Gambarie", merita una seconda possibilità. Con il giusto impegno, possiamo garantire un futuro non solo agli appassionati, ma a tutto il territorio che da anni vive del turismo invernale."
"Calabria Meravigliosa"
Ci uniamo al coro degli appassionati che provano a smuovere una macchina burocratica ingrippata su tutti gli ingranaggi, al un settore turistico e sportivo fatto solo di slogan.
Spieghiamolo ai cuccioli della "specie sciatori di Gambarie", che la fine attesa è quella dei dinosauri o senza altri slogan, si attivino le misure per scongiurare la minaccia certa.
"Calabria Meravigliosa"