Trekking someggiato per le scuole: il nuovo progetto di Borgo Nocille
Un’esperienza didattica ed educativa per scoprire la bellezza della natura insieme agli amici asini, al loro responsabile e ad una esperta pedagogista
di Redazione - 07 marzo 2024 11:10
Andatura lenta e ritmata, alla scoperta del territorio e delle tradizioni locali in compagnia di tre amici “speciali” Gigi, Martina e Teresina: gli asini di Borgo Nocille. È con loro, con il responsabile e con un’esperta pedagogista che si realizzerà un’esperienza didattica ed educativa unica: il trekking someggiato. Il nuovo progetto dell’associazione Borgo Nocille, capitanata da Demetrio Laganà, è dedicato alle scuole di ogni ordine e grado, ma soprattutto medie e superiori del comprensorio reggino.
“L’idea è quella - spiega Laganà – di andare alla scoperta delle colline pellaresi, percorrendo le vecchie mulattiere, a partire dal borgo e sino ad arrivare al Parco diffuso della conoscenza e del benessere del Centro di medicina solidale ACE. Durante il trekking si faranno delle soste per una merenda, portata dagli asini, a base di prodotti tipici, come il pane di grano con l’olio, la spremuta d’arancia e le marmellate, in un’area naturale e con delle viste mozzafiato”.
Non solo. A rendere davvero speciale quest’esperienza didattica ed educativa, inserita nel progetto pedagogico “Il Borgo dei piccoli”, saranno innanzitutto gli asini che, non porteranno soltanto i viveri come facevano i nostri nonni un tempo quando partivano per le loro attività in campagna, ma saranno veri e propri compagni di viaggio, che permetteranno di imparare e assaporare il gusto di rallentare, di camminare lungo percorsi e sentieri naturali, orientarsi in mezzo alla natura, stimolando lo spirito di osservazione, la cooperazione e l’importanza della fiducia nell’altro, inducendo un senso di benessere, relax e cura, attraverso anche attività nuove ed aggreganti e laboratori educativi/didattici.
E soprattutto, conclude Laganà, “venendo a contatto con i valori connessi alla natura, riscoprendo il ritmo antico della lentezza e le nostre vere tradizioni”.