SPAZIO BARBARO: Gran turismo
Un giorno i Turisti si scialeranno a guardare il Lungomare bagnato e la Fata Morgana sarà tutti i giorni ogni mezz’ora con pausa pranzo!
di Nanni Barbaro - 30 marzo 2024 10:20
È stata dura e penosa: intere generazioni ne hanno pagato con lacrime e sangue il prezzo, ma oggi possiamo prendere finalmente atto che una delle maggiori piaghe culturali e sociali che affliggeva la Calabria è stata debellata. Sto parlando della superstizione. Con una sola eccezione, che dirò all’ultimo. I ferri di cavallo non servono più a portare fortuna, anche perché non girano più ne ferri e ne cavalli.
Il malocchio non viene tolto più col piattino con acqua e olio anche perché le nonne sono venute a mancare e non hanno trasmesso le segretissime formule che venivano biascicate durante la funzione. Al massimo resiste qualche chiromante ancora ignoto alle inchieste della Guardia di Finanza. Il gatto nero non porta più sfortuna agli automobilisti. Anzi, se capita, la sfortuna se la becca lui se attraversa la strada nelle ore di punta.
Passare sotto la scala non porta più jella perché ora ci sono gli elevatori a cestello. Non sia mai dio, la jella se la beccano gli operai se il cestello si sgancia. Ci si può sposare tranquillamente a Maggio perché, tanto, divorziano pure quelli che si sposano a Gennaio, Febbraio, Aprile, Settembre ecc..
Il carro funebre vuoto non porta sfortuna anche perché, purtroppo, è raro che passi vuoto. Se si rompe la bottiglia dell’olio l’unico sortilegio da applicare è il detersivo più adatto per sgrassare il pavimento. L’ultima superstizione che resiste impavida è quella del Turismo. Ancora una grossissima fetta dell’opinione pubblica è convinta che la parola magica che ci risolleverà da ogni sfiga ed ogni anatema sia “Il” Turismo. Lo si cita dappertutto. Non esiste argomento o discussione nelle quali la parola miracolosa non salti fuori.
Domani porta pioggia? Un giorno i Turisti si scialeranno a guardare il Lungomare bagnato e la Fata Morgana sarà tutti i giorni ogni mezz’ora con pausa pranzo! Cade una frana sulla strada e isola dieci centri montani? Eh, ma quando ci sarà il Turismo faremo una quattro corsie per arrivare a Straorino.
Ci sono decine di cimiteri senza custodi (ed altri che è come se non ci fossero)? Fissaria. Quando arriverà il Turismo faremo i bus scoperti per portarli in tour da Condera ad Arghillà vista mari e morti. Vai in un negozio e ti rispondono “mi deve arrivare” pure se chiedi un pacco di ditalini? Pazienza: quando ci sarà il Turismo si troveranno i pizzoccheri della Valtellina pure a Pettogallico.
Vai in una spiaggia larga cinquanta metri, da strada sterrata per parcheggio alla battigia e conti a si e no cinque ombrelloni e otto muluni? E che te ne fotti? Quando arriverà il Turismo Rimini ci fa un pugn***uni e ccà non capi un cìciru.
Nessuno, nessuno che si faccia minimamente sfiorare dal dubbio che il turismo dovremmo farlo, sempre, innanzitutto per noi stessi: sarebbe un turismo strano e sconosciuto che si chiama CIVILTA’ ed è l’unico, ma davvero l’unico che porterebbe il Turismo. Quello vero, che se anche non arrivasse non sarebbe un grosso problema perché godremmo noi per primi delle bellezze del nostro abitato
Al resto ci ha già pensato Madre Natura. O quel che di essa ancora rimane