Politica

Piazza del Popolo, amministrazione avanti con la linea della fermezza

L'amministrazione non retrocede di fronte alle proteste e alle polemiche, ma la città pare apprezzare

di Francesco Nicolò - 26 gennaio 2025 16:14

Domenica 26 gennaio, pattuglie dei vigili urbani a vigilare l'ordine impartito. Se é una questione di rispetto e coerenza o altro il tempo farà la sua parte.

Certamente il centralissimo spazio acquista valore pur senza alcun intervento, solo per la pulizia, eccetto ancora residui vegetali lungo il margine stradale. La piazza si presenta pattugliata, con gli ambulanti, prevalentemente extra comunitari africani, ai margini della via, pronti con i furgoni carichi di prodotti.

Piazza da riqualificare per ridare un significato ormai perso da oltre 40 anni, allorquando i tanti "fruttivendoli" percependo il cambiamento dei tempi avevano iniziato la disclocazione dell'attività. Da oltre 30 anni sono prolificate le attività commerciali di vendita ortaggi e generi alimentari disposti in ogni zona della città. Dalla via Gebbione, passando dal via San Francesco da Paola fino alla nazionale provinciale archi, in lungo ed in largo i "fruttivendoli ambulanti " hanno lasciato la strada per attrezzarsi secondo regole di vicinato, offrendo un'alternativa ed una proposta commerciale in linea con le aspettative dei consumatori.

Piazza del Popolo non è più da tempo il mercato ortofrutticolo, né della vendita di prodotti territoriali ma un bazar di merce variegata senza un'identità territoriale. Serve dare una nuova identità alla piazza, una nuova vita e spazio d'incontro per lo scambio commerciale.  La riflessione oggi deve riguardare a un solo tema: a ciò che necessita alla città, ai suoi cittadini ed visitatori ai residenti vittime passive di scelte effettuate per accontentare qualcuno o nessuno in particolare. In questo senso, l'atteggiamento politico deve avere una logica ed una posizione oltre la mera opposizione. Certamente non può essere l'area di degrado da pattugliare, così come tutta l'area limitrofa dí strutture abbandonate da anni senza una destinazione.

Può essere un mercato dei tessuti, dell'esposizione di prodotti Kmzero, all'occorrenza posti auto o bus turistici, o spazio ludico. Oggi, non può essere più considerata un'area mercatale "storica" per abbandono e disinteresse ormai da tempo dei soggetti principali: venditori e acquirenti. 

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