Vitello vivo in premio al torneo di briscola: La denuncia della LAV
organizzato dalla parrocchia “Santa Maria Madre della Consolazione” di Oliveto per i festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine
di Redazione - 11 luglio 2024 15:56
Avuta notizia della messa in palio di un vitello vivo come premio del torneo di briscola per la festa della Madonna del Carmine (Oliveto, Rc), noi della LAV ci siamo subito attivati scrivendo al Sindaco di Reggio Calabria e al parroco di Oliveto (RC) per chiedere la sostituzione del vitello con un oggetto.
Ci siamo fatti portavoce delle centinaia di segnalazioni di sdegno che ci sono pervenute e della crescente sensibilità della comunità rispetto agli animali che, ricordiamolo, stanno ottenendo sempre maggiore tutela legislativa fino a trovare specifica previsione anche nella Costituzione.
Con grande rammarico abbiamo constatato come le interlocuzioni col parroco non abbiano sortito il risultato sperato. Anche quest’anno, un essere senziente innocente sarà un premio, un mero oggetto, di una festa che sarebbe stata tale anche se in palio ci fosse stato un orologio o un quadro.
Tanti Comuni italiani hanno ormai adottato nei propri regolamenti appositi divieti all’utilizzo degli animali quali premi in sagre, feste popolari e similari. Con dispiacere registriamo che l’amministrazione comunale reggina non ha ancora vietato tali eventi che configurano sfruttamento e/o maltrattamento di animali, puniti dalla Legge e disapprovati dalla maggioranza della comunità.
Stiamo vivendo uno dei periodi più bui e di decadenza dell’umanità (era dell’antropocene), in cui progresso e ricerca scientifica, sviluppo della tecnica e tradizioni sono a disposizione dell’ego umano. Se da un lato l’uomo ha sempre più sete di consapevolezza, bisogno di interconnessioni, di educarsi ad una visione olistica di armonia e pace con tutti gli esseri viventi, dall’altro incontra resistenze interne che lo tengono ben ancorato a soddisfare i propri bisogni più bassi e nefandi. E' la domanda sempre più ricorrente che ci poniamo ogni giorno ha radici dantesche ma è più che mai attuale: siamo sicuri che “fatti non foste per vivere come bruti ma per seguir virtute e canoscenza?”