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Coach Cigarini: ”L'unica ricetta per la Myenergy è il lavoro. Sgardo basso, macinare ed allenarci come da inizio stagione”

Domenica, alle ore 18, i neroarancio saranno ospiti del Palalberti, impianto che ospita, con un numero importante di spettatori, le gesta della neopromossa Barcellona 4.0

di Redazione - 05 gennaio 2024 14:26

REGGIO CALABRIA - La Myenegy lavora in vista di una delle sfide più complicate del girone di ritorno Domenica, alle ore 18, i neroarancio saranno ospiti del Palalberti, impianto che ospita, con un numero importante di spettatori, le gesta della neopromossa Barcellona 4.0. Come sta andando, lo abbiamo chiesto al Coach, Federico Cigarini.

“Una mia impressione complessiva? Siamo partiti con poche aspettative anche da parte della gente e dei media. Ci siamo riusciti grazie ad un grande lavoro in palestra ed ad un gruppo di ragazzi che ha stupito tutti”. “Cosa mi ha stupito di più? I procuratori sportivi – ha affermato il tecnico In sede di mercato, con me, hanno tutti avuto un ottimo rapporto specificandomi che i ragazzi che abbiamo preso, in sinergia con Carmelo Laganà, avevano tutti grande voglia di riscatto, di lavorare e mettersi in mostra. Dei singoli non mi va di parlare uno per uno perché tutto quello che abbiamo fatto è una risultante di gruppo. Elogiare solo un giocatore non mi va e non è corretto. Illya Tyrtyshnyk è il miglior marcatore, ad esempio, forse il migliore d’Italia, Aguzzoli è vicinissimo alla speciale classifica statistica, ma entrambi, senza i blocchi, i rimbalzi, il gioco di squadra dei compagni non sarebbero così in alto. Mavric, migliore stagione della sua carriera, idem: devono tutti ringraziarsi a vicenda”.

In tanti conoscono la sua carriera da giocatore, ma spesso lei cita la sua carriera da atleta. Che percorso è stato? “In tanti me la stanno chiedendo, ero un playmaker: sono partito dalla Pallacanestro Reggiana, la squadra della mia città. Ad un certo punto, c’era il “mito” del play alto, modello Magic Johnson e venni tagliato. A quel punto ho iniziato a girare giocando tanto in Serie B a quindici anni: Reggio ci ripensò ma non tornai. Ho giocato tra Abruzzo, Liguria, Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna, Veneto, Marche ho girato tanto”.

Il segreto per far bene nel 2024 per la sua Myenergy? “E’ un campionato molto tosto. I punti che abbiamo fatto li abbiamo tolti ad altri. Il profilo va tenuto basso. Appena abbiamo provato ad alzare lo sguardo per un attimo ci riamo risvegliati con la brutta sconfitta in casa contro Sala Consilina: la stessa ci dovrà servire da insegnamento. Sguardo basso, macinare ed allenarci. Il livello degli allenamenti deve essere sempre al massimo: a causa di infortuni, non gravi e tante partite, abbiamo parlato di più e ci siamo allenati di meno”.

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