Politica

Ritornano le circoscrizioni a Reggio Calabria: Prefettura e Ministero respingono la richiesta di rinvio.

Il regolamento sui comitati di quartiere resta bloccato

di Francesco Nicolò - 15 ottobre 2025 13:46

Reggio Calabria, 15 ottobre 2025 — Dopo anni di discussioni e attese, torna la questione delle circoscrizioni municipali nel capoluogo calabrese: la Prefettura e il Ministero dell’Interno hanno stabilito che il percorso per l’istituzione delle circoscrizioni dovrà seguire senza ulteriori rinvii. Dopo 15 anni ritornano le circoscrizioni, l'on. Cannizzaro che ha promosso e sostenuto con emendamento la formazione delle circoscrizioni, ha accolto la notizia come una svolta positiva per la città.

Oggi a margine della seconda commissione il consigliere Marino conferma l'indirizzo ormai tracciato.  Dopo anni di discussioni e bozze, la Prefettura e il Ministero dell’Interno hanno indicato il calendario e hanno di fatto bocciato la richiesta di posticipare le operazioni, lasciando il Comune sotto pressione per completare atti e regolamenti preparatori. Nel frattempo resta ancora aperta e probabilmente posticipata la partita sul regolamento dei comitati di quartiere, che — benché presente come bozza — non è stato ancora approvato e mantiene incerte le modalità di partecipazione civica a livello territoriale.

L’amministrazione comunale aveva chiesto un differimento dei tempi, invocando difficoltà organizzative e logistiche. Tuttavia, dagli uffici prefettizi e dal Ministero non sono arrivate aperture: la scelta è di procedere come da calendario, inserendo le elezioni circoscrizionali nel 2026. Tale decisione comporta che il Comune dovrà accelerare nell’approvazione di delibere, regolamenti e atti propedeutici.

Il Comune aveva tentato un rinvio al 2027, ma la richiesta è stata respinta dagli organi centrali. In questo contesto la Seconda Commissione consiliare, guidata dal consigliere Marino, ha l’incarico di esaminare e proporre le modifiche dello statuto comunale e il regolamento attuativo necessario per far vivere le circoscrizioni. 

Da parte dell’amministrazione si parla di “accelerazione” degli adempimenti, ma il tempo a disposizione è breve e le questioni amministrative e politiche sono numerose.

Uno dei punti centrali è il numero e la dimensione delle circoscrizioni. Nell’annuncio reso di recente, si è parlato di 5 o 6 circoscrizioni da costituire, con l’obiettivo di avere “piccoli municipi interni” capaci di occuparsi di funzioni locali come carte d’identità, certificati e servizi a scala di quartiere.  

La proposta di cinque macro aree già presentata nel Masterplan dovrebbe essere quella definitiva delle cinque circoscrizioni ed è  orientata a una suddivisione che tenga conto sia della densità abitativa sia delle caratteristiche territoriali, con special attenzione alle periferie e alle frazioni più distanti.

L'aggregazione dei territori nel Masterplan ha già sollevato fermento e malumori tra i residenti che temono la marginalizzazione o l'accorpamento con territori finitimi più complessi territorialmente e socialmente.