Reggio Calabria verso le foreste urbane: dal convegno sulle pareti verdi nuove prospettive per la collina di Pentimele
GreenWall la nuova frontiera per la riduzione delle isole di calore
di Francesco Nicolò - 25 settembre 2025 17:44
Reggio Calabria, 24 settembre 2025 – Il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea ha ospitato ieri il convegno “Il verde in città: i benefici delle pareti verdi verticali”, momento di riflessione e confronto tra accademici, professionisti e istituzioni sulle strategie di rinaturalizzazione degli spazi urbani. Ospiti ed intellettuali di grande spessore hanno contribuito ad elevare il valore del convegno. Presenti i presidenti degli ordini professionali; ing Francesco Foti (OIRC), Ing Mario Saverio Ghionna (OICS), Arch Dattola ( OAPPCRC), Dott Sgró ( Ordine Agronomi), Dott L. Laurendi (Ordine Biologi)
Convegno moderato dal Prof Ing Francesco Barreca ed interventi dei ricercatori: Prof Spampinato, Prof, Musarella, Dott.sa Patti, ing. Cardinali del dipartimento di Agraria Unimed, Dott Scuderi Vivaista Trapani, Prof Bruno Dipartimento DIMEG Unimed, Prof Milardi DAED Unimed.
Se il tema specifico erano le pareti verdi verticali, la possibilità di ridurre le isole di calore e le emissioni di CO2, l’orizzonte che si è delineato durante l’incontro guarda più lontano: la creazione di una rete di foreste urbane capace di riconnettere il verde cittadino con le aree naturali protette, a partire dalla collina di Pentimele.
Dal Feo di Vito a Pentimele: un corridoio verde per la città
Tra le prospettive emerse, particolare rilievo ha assunto la proposta di collegare la foresta urbana già realizzata nell’area del Feo di Vito con la collina di Pentimele, uno dei polmoni naturali della città.


L’idea è di creare un raccordo ecologico e paesaggistico che non sia solo simbolico, ma strutturato: un sistema continuo di verde urbano, in grado di rafforzare la biodiversità, offrire spazi di socialità e benessere per i cittadini, e diventare un modello di infrastruttura verde replicabile in altre aree urbane della Calabria
I numeri della riforestazione: PNRR e progetto Riforest
Il convegno ha richiamato l’attenzione anche sui progetti di piantumazione e riforestazione urbana avviati negli ultimi anni grazie ai fondi del PNRR e al programma Riforest.
Sono già stati messi a dimora decine di ettari di nuove piante sul territorio metropolitano, con l’obiettivo di:
• ridurre le emissioni di CO₂,
• contrastare l’isola di calore urbana,
• arricchire il patrimonio ambientale cittadino,
• migliorare la qualità dell’aria e l’assorbimento delle acque meteoriche.
In questa prospettiva, le pareti verdi diventano un tassello del mosaico, complementari agli interventi di piantumazione diffusa e ai progetti più ampi di forestazione urbana.

I numeri sono importanti oltre 350.000 piante autoctone messe a dimora con un rapporto 70/30 tra alberi ed arbusti per mantenere e sviluppare il sistema naturale della biodiversità.
La conferenza internazionale ha messo in rilievo le caratteristiche diverse e complementari degli ordini professionali e della ricerca universitaria. Biologi al servizio dell'ingegneria, geologi, agronomi architetti una biodiversità scientifica per esprimere il meglio delle conoscenze.
Una strategia di lungo periodo
Il dialogo tra università, professionisti e istituzioni locali apre così a una visione di città-foresta, in cui il verde non è un elemento decorativo, ma parte integrante delle infrastrutture urbane.
La sfida è duplice:
1. Ambientale, perché consente di migliorare resilienza e qualità ecologica degli spazi urbani.
2. Sociale, perché offre ai cittadini nuove aree di incontro, sport e cultura immerse nel verde.
La collina di Pentimele, già area protetta e simbolo del paesaggio reggino, rappresenta il luogo ideale per coniugare tutela ambientale, valorizzazione turistica e connessione con il verde urbano della città.
Il convegno di ieri conferma che Reggio Calabria è sempre più protagonista della transizione verde, grazie a un percorso che unisce ricerca scientifica, progetti concreti e visione a lungo termine.
Dalle pareti verdi ai corridoi ecologici, dalle foreste urbane del Feo di Vito fino a Pentimele, il futuro della città sembra scritto nel segno della rinaturalizzazione: una sfida che guarda al benessere delle persone e alla qualità della vita, trasformando il verde in un’infrastruttura essenziale per la città del domani.
