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Reggina, cuore e grinta ma manca la zampata

Solo un punto a Vibo, ma la Reggina c'è

di G. Tiziano - 21 settembre 2025 18:46

La Reggina torna da Vibo Valentia con un pareggio che lascia l’amaro in bocca. Lo 0-0 maturato al “Razza” fotografa bene una partita in cui gli amaranto hanno imposto gioco e ritmo per lunghi tratti, ma senza trovare la zampata decisiva in zona gol.

VIBONESE (3-5-2): Ferilli; Galizia, Caiazza, Di Corato; Keita, Di Gilio, Bucolo, Carnevale, Bonotto; Musy, Balla. All. Esposito

A disposizione: Marano, Selemby, De Salvo, Marsico, Castillo, Fragalà, Adragna, Mariani, Maya

REGGINA (4-3-3): Lagonigro; Palumbo, Blondett, D. Girasole, Gatto; Porcino, Laaribi; Barillà, Di Grazia, Ferraro, Grillo. All. Trocini

A disposizione: Boschi, Adejo, Distratto, Mungo, Ragusa, Edera, Lanzillotta, Correnti, Montalto

Arbitro: Bruno Tierno (Sala Consilina). Assistenti: Leonardo Grimaldi (Bari), Gabriele Federico (Agropoli)

Primo tempo di dominio amaranto

La squadra di Trocini ha approcciato il match con personalità, controllando il pallone e mettendo spesso in difficoltà la retroguardia della Vibonese. Le occasioni non sono mancate, ma la mancanza di lucidità sotto porta ha impedito di capitalizzare la supremazia territoriale. Gli esterni hanno spinto, il centrocampo ha dato ordine, ma il risultato è rimasto inchiodato sullo 0-0.

Ripresa con cambi e rimpianti

Nella seconda frazione il tecnico amaranto ha inserito forze fresche in attacco, provando a dare maggiore peso offensivo con Montalto e Ragusa. Nonostante i tentativi e alcune fiammate interessanti, il gol non è arrivato. Dall’altra parte, la Vibonese ha retto l’urto e, quando ha avuto la possibilità di affacciarsi in avanti, ha trovato sulla sua strada un Lagonigro sempre attento e sicuro.

Difesa solida, attacco sprecone

Se la nota positiva è la fase difensiva, che non ha concesso quasi nulla, resta la delusione per le tante occasioni non concretizzate. La Reggina ha dimostrato di avere carattere e qualità nel palleggio, ma per puntare ai vertici serve cinismo negli ultimi sedici metri.

Classifica e prospettive

Il punto conquistato porta gli amaranto a quota 4 in classifica dopo tre giornate. Davanti restano squadre come Gela (7), Vigor Lamezia (6), Savoia e Vibonese (5). Nulla è compromesso,  ma è chiaro che nelle prossime uscite la Reggina dovrà dimostrare di avere l'organizzazione di gioco e prestazioni adeguate all'obiettivo promozione. Servirà più concretezza per trasformare le buone prestazioni in vittorie.

Nonostante il girone quest'anno non evidenzi rivali blasonate la Reggina, seppur in crescita rispetto le prestazioni precedenti, non appare oggi la squadra ammazzacampionato candidata al passaggio di categoria. 

 Pagelle amaranto

Migliori in campo

Lagonigro (7) – attento e decisivo con parate che tengono la porta

Girasole (7) Prestazione solida e dominante in difesa, neutralizzando efficacemente gli attaccanti avversari.

 Blondett (7-): Ottima intesa con Girasole, mostrando sicurezza e leadership nel reparto difensivo.

Peggiori in campo

 Barillà (5.5): Prestazione sottotono, con pochi spunti creativi e difficoltà nel recupero palla.

Ragusa (5)  (subentrato al 61’): Occasione clamorosa fallita a tu per tu con il portiere avversario, incidendo negativamente sulla sua valutazione.

Montalto (5.5)  (subentrato al 61’): Poco incisivo, lontano dalla forma migliore, con poche occasioni create.

Voto alla squadra: (6 –) gara ben giocata, ma l’assenza di cinismo sottoporta costa due punti pesanti.

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