Masterplan Circoscrizioni e Quartieri, inizia la protesta
Il comitato di quartiere Eremo San Giovannello non ci sta alla logica di numeri priva di continuità territoriale e servizi
di Redazione - 25 ottobre 2025 08:32
Come previsto e prevedibile nel nostro articolo del 15 ottobre si sollevava la questione dei territori da aggregare per formare le nuove circoscrizioni.
In effetti la logica del Masterplan appare piuttosto orientata ai numeri più che alla continuità territoriale ed ai servizi reali da soddisfare all'interno delle Circoscrizioni.
La questione riguarda tutti ma in particolare il quartiere Eremo - San Giovannello che attraverso il presidente dell'omonimo Comitato di Quartiere solleva la questione non è per nulla banale né territoriale.
"Il Comitato di San Giovannello – Eremo, così come già espresso pubblicamente, contesta la risoluzione – ancora in itinere – relativa alla nuova suddivisione territoriale riguardante le future Circoscrizioni. Riteniamo che manchino alcuni parametri fondamentali nella definizione delle nuove aree, in particolare laddove il quartiere dell'Eremo risulta abbinato a Mosorrofa, Cataforio, San Sperato, ecc. Tale aggregazione appare in contrasto con i principi di attenzione verso le periferie e le frazioni più distanti, creando un agglomerato con una popolazione complessiva di circa 38.526 abitanti, privo di omogeneità territoriale, culturale e tradizionale.
Il Comitato ha individuato due proposte praticabili, che si riportano di seguito in forma sintetica:
Mantenendo l'attuale numero di cinque Circoscrizioni, si potrebbe ipotizzare una rimodulazione dei confini tra la vecchia seconda e quarta Circoscrizione, agganciandole al Centro Storico e ai Tremulini, in modo da ottenere una suddivisione territoriale più coerente con le esigenze della popolazione.
Una seconda ipotesi, più rispondente ai principi di effettivo decentramento, sarebbe quella di portare le Circoscrizioni a sei, considerato che la popolazione complessiva di riferimento (172.479 abitanti) si avvicina ai 180.000 previsti come riferimento normativo. Tale ipotesi, peraltro, era già stata oggetto di apposita delibera comunale in passato.
Alla luce di quanto sopra, riteniamo indispensabile un maggiore approfondimento, con una scelta condivisa, al di fuori di rivendicazioni politiche o di partito. Il Comitato, radicato nel territorio, garantisce la massima disponibilità al dialogo propositivo e auspica un percorso partecipato che coinvolga tutti i cittadini.
Confermiamo la volontà di intraprendere tutte le azioni necessarie per giungere a una proposta il più possibile condivisa."
A ben guardare ( aree rosse) se la Circoscrizione dovesse comprendere i territori ed i quartieri così come definiti nel Masterplan la gestione amministrativa appare molto complessa ed disordinata.
Il raggiungimento delle 30000 unità per realizzare una Circoscrizione minima diventa più che una necessità di gestione amministrativa del territorio, un esercizio politico per ottenere equilibrio di consenso elettorale.