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Disastro amaranto al “Franco Scoglio”: la Reggina affonda, il Messina vince il derby dello Stretto 1-0

Una squadra senza base per sognare

di G. Tiziano - 13 ottobre 2025 06:49

In un pomeriggio in cui mille aspettative si mescolavano a tensioni e delusioni, il derby dello Stretto è tornato a sorridere al Messina. La Reggina esce dal campo sconfitta, con poche luci e molte ombre.

La Reggina parte con buone intenzioni, cercando di imporre il possesso nella metà campo avversaria. Tuttavia, il pressing non viene accompagnato da idee incisive. Al minuto 17, arriva la giocata, l'unica del Messina, che decide la partita: da una ripartenza la squadra di Romano si procura un calcio calcio d’angolo, Roseti svetta in area e insacca di testa, infilando la porta di Lagonigro.

Dopo il gol, il Messina si chiude con ordine e concede poco, limitando la Reggina nelle giocate centrali. I giallorossi si chiudono a difesa del risultato mostrando una compattezza difensiva che si rivelerà decisiva. 

La Reggina cerca la reazione con coraggio, provando a spingere sulle fasce e inserendo giocatori più offensivi (Edera, Palumbo, Barillà). 

L'assedio della squadra amaranto va avanti per tutto il secondo tempo. Ma la sfortuna e l’imprecisione si abbattono sugli amaranto: al 78′, infatti, Ferraro prima e Palumbo subito dopo colpiscono la traversa da dentro l’area, due occasioni limpide che potevano rimettere tutto in discussione. 

Nei minuti finali, con sei di recupero, la Reggina riversa tutte le energie in attacco. Ma il Messina resiste, controlla in affanno la situazione e porta a casa una vittoria sudata eppure meritata.  

La Reggina ha avuto il controllo del pallone, ma non è mai riuscita a trasformare la supremazia territoriale in azioni pericolose. Le trame offensive sono state spesso prevedibili, lanci lunghi bloccati dalla difesa messinese.

La squadra di Trocini ha tenuto il pallone, sì, ma senza mai sapere cosa farne. Fraseggi orizzontali, lentezza esasperante, zero profondità. Gli attaccanti sono stati abbandonati a sé stessi, i centrocampisti hanno sbagliato linee di passaggio elementari e la difesa ha tremato a ogni ripartenza.

Il problema non è solo tecnico: è mentale. La Reggina ha mostrato una fragilità psicologica disarmante, incapace di reagire dopo il gol subito, incapace di cambiare ritmo, incapace di aggredire una partita che valeva più dei tre punti.

Il derby dello Stretto non è stato solo una sconfitta: è stato un verdetto, chiaro e impietoso.

La Reggina, quella che doveva lottare per il vertice, quella che parlava di promozione, non è una squadra da alta classifica.

Non oggi. E, se le cose non cambiano radicalmente, non lo sarà neppure domani.

 

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