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Quando le partite vanno oltre il calcio

Un viaggio attraverso l’Europa alla ricerca di quelle sfide a denominazione :“derby”, “partitissime”, “stracittadine”

di William Giovanardi - 05 marzo 2024 18:00

Nei paesi di lingua spagnola vengono chiamati El Clasico, dalle nostre parti preferiamo il termine inglese derby oppure il termine improprio partitissima, ovvero quelle partite che valgono una stagione. Si passa dalle stracittadine, dove l’attesa è quasi più importante della partita stessa, alle partite che spesso decidono le sorti del campionato.

Quest’articolo vuole essere un viaggio attraverso l’Europa alla ricerca di quelle sfide calcistiche che nel corso degli anni si sono guadagnate l’appellativo di partissima, clasico o derby, dove la rivalità va spesso oltre il semplice antagonismo sportivo. Spesso queste partite coincidono con le stracittadine, ed è il caso dell’Italia con i suoi quattro derby. In altri paesi sono spesso altre le sfide che attirano di più le luci dei riflettori. 

In Spagna, per esempio, nonostante la presenza di diversi derby cittadini, da Siviglia (Siviglia e Betis) a Valencia (Valencia e Levante), da Madrid (Real, Atletico e Rayo Vallecano) a Barcellona (Barca ed Espanyol), i giornali venderanno molte più copie in occasione de El Clasico Real-Barca. Questo non è solo lo scontro tra le due metropoli, le squadre più titolate, ma anche tra la lealtà verso la monarchia (real vi dice qualcosa?) e l’indipendentismo catalano. Curioso come anche la seconda squadra della città catalana, ed il nome Espanyol ne è sintomatico, rappresenti quella minoranza fedele alla Spagna.

Francia e Germania condividono una caratteristica insolita, l’assenza di derby cittadini nella massima serie. Parigi ha qualche squadra nelle serie minori, ma i tifosi aspettano sicuramente Le Classique contro il Marsiglia. La capitale contro la provincia, il nord contro il sud.

Fino all’anno scorso anche Berlino poteva vantare il derby Hertha-Union, stracittadina atipica visto che dopo l’unificazione le tifoserie erano addirittura amiche, unite dall’odio comune verso la Dinamo, la squadra della terribile STASI, i servizi segreti della vecchia DDR. Attualmente la rivalità più importante del calcio tedesco è tra Dortmund e Gelsenkirchen, Borussia contro Schalke, il derby della Ruhr. Due squadre nate e cresciute intorno all’industria mineraria e siderurgica, con una forte base proletaria, distanti appena 40 km l’una dall’altra. Dortmund ha lo stadio più capiente di Germania con il famoso muro giallo, la curva che con i suoi 25.000 posti è la più grande e più coreografica d’Europa. Lo Schalke, retrocesso l’anno scorso, detiene il primato di squadre con più spettatori di tutte le seconde serie d’Europa., 60.000 abbonati.

 Forse il derby cittadino più importante attualmente ha luogo nella Zweite Liga, la serie B tedesca. La nobile decaduta SV Hamburg, retrocessa nel 2018 per la prima volta nella sua storia, ed il St Pauli, con sede nell’omonimo quartiere rosso della città. Dato l’orientamento politico dei tifosi del St Pauli, che si ritengono anti razzisti, anti fascisti e anti sessisti ,caratteristiche sicuramente poco comuni al mondo ultras, la partita è anche uno scontro tra ideologie politiche opposte.

Questo viaggio non può esimersi dallo sbarcare nella patria del calcio e delle stracittadine, il Regno Unito. Oltre ai derby più conosciuti di Londra, Manchester e Liverpool, sono diverse le città ad ospitare più di una squadra. Spesso una di queste milita nelle serie inferiori e quindi le occasioni di incontri sono rare. È il caso di Birmingham, con Aston Villa e Birmingham City, Sheffield con United e Wednesday, Nottingham con Forest e Notts County. Altre città hanno entrambe le squadre lontane dalla Premiere, come Bristol con City e Rovers o Stoke con City e Port Vale. Altre rivalità sono dettate dalla vicinanza tra le città, Newcastle vs Sunderland, Wolverhampton vs West Bromwich, Ipswich vs Norwich. Ma sicuramente la partita più ricca di significati è la cosiddetta Old Firm, il derby di Glasgow. Loyalists contro Republicans, protestanti contro cattolici, sventolatori dello Union Jack contro sventolatori del tricolore irlandese. Tutto questo è Rangers contro Celtic, una sfida che vale un campionato, nel vero senso del termine vista la poca competitività delle altre squadre componenti la premiere League scozzese.

Scendendo nella capitale inglese, siamo di fronte ad un’infinità di derby, North London , Arsenal vs Tottenham, West London; Chelsea vs Fulham e così via; ma l’attenzione di molti è stata catturata dal Dockers’ derby, forse quello più cruento, quello originato tra i lavoratori portuali impegnati nei cantieri sul Tamigi. La rivalità è così accesa da essersi meritata anche un film. Parliamo di West Ham, che nonostante il nome si trova nella East End, contro Millwall a sud. Militando in categorie diverse da molti anni, l’unica speranza è incontrarsi nelle coppe. Il giorno dei sorteggi viene vissuto con enorme trepidazione e l’eventuale accoppiamento suscita scene di giubilo incredibili.

Meritano un cenno due partite appartenenti a campionati ritenuti minori per competitività, ma secondi a nessuno per passione e tradizione. Sto parlando di Serbia e Turchia, Belgrado e Istanbul.

Partizan e Stella Rossa nacquero entrambe nel dopo guerra, la prima era la squadra dell’esercito, la seconda della polizia. Nel corso degli anni la rivalità è andata aumentando, esondando anche nel basket, l’altro sport nazionale. Le partite sono delle vere battaglie, sul campo e sugli spalti. L’unico fattore che unisce queste due caldissime tifoserie è l’odio per il nemico comune, la Dinamo Zagabria.

Questo giro per il vecchio continente si conclude ai suoi confini meridionali. Ci troviamo sul bosforo, dove l’Europa incontra l’Asia, dove si tiene l’unico derby intercontinentale. Galatasaray, sponda europea, contro Fenerbahce, sponda asiatica, uno scontro tra culture e passioni che spesso decide il campionato turco.

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