Cronaca

I portuali di Gioia Tauro incrociano le braccia per 24ore

Totale adesione allo sciopero che ha segnato il fermo delle operazioni dalle ore 01.00

di Elisabetta Marcianò - 05 aprile 2024 14:21

Oggi, 5 aprile 2024, i portuali di Gioia Tauro, con una forte adesione di quasi il 100% dei lavoratori, hanno incrociato le braccia in segno di protesta aderendo compattamente allo sciopero proclamato dalle OOSS Filt-CGIL Fit-CISL Uiltrasporti, nazionali per contestare le condizioni lavorative e chiedere adeguati livelli salariali. L'azione è proclamata in risposta alla mancanza di progressi nelle trattative tra i lavoratori portuali e le associazioni datoriali impegnate nella trattatia.

I sindacati hanno sollevato diverse questioni cruciali che riguardano il benessere e la dignità dei lavoratori portuali.  Come espresso dal segretario regionale Filt-CIGL Salvatore La Rocca: “Tra le richieste principali vi è un aumento del 18% dei salari per ridurre l’aumento dei prezzi al consumo ormai stabile  e non più un fenomeno temporaneo”, a fronte del 10% offerto dalle parti datoriali”.

Giovanni Villella Segretario Organizzativo Uiltrasporti afferma: “necessario  adeguare il salario al reale costo della vita e garantire una giusta retribuzione per il duro lavoro svolto dai dipendenti del porto. Inoltre, nella rivendicazione dei sindacati è forte la lotta per il riconoscimento dell’attività portuale tra i lavori usuranti. Il lavoro nei porti è estremamente faticoso e pericoloso, svolto 365 giorni l’anno in qualsiasi condizione atmosferica con lunghi turni e pesanti carichi di lavoro sia in quota, sia per l’utilizzo di mezzi pesanti nonché movimentazione dei carichi, segna nel settore un elevato numero di lavoratori con disabilità a livello muscolo scheletrico che limitano la capacità e idoneità professionale.” L’avanzare dell’età e le patologie contratte sul lavoro nel tempo necessitano, infatti, forme di accompagnamento dei lavoratori alla pensione con l’attivazione anche di un fondo assistenziale.

Il segretario Fit-Cisl Antonino Sigilli sostiene:” L’ampia adesione allo sciopero è sinonimo di un disagio trasversale tra i lavoratori sia operai che impiegati a cui la Cisl dovrà dare il massimo sforzo per arrivare ad un risultato accettabile.  L’aumento salariale è condizione fondamentale per dare risposta al disagio economico dei lavoratori. L’organizzazione del lavoro da sola non è sufficiente a tutelare la salute dei lavoratori, ma è necessario pensare ad una riduzione dell’attività lavorativa e l’esposizione ai rischi. La risposta a questo problema può arrivare attraverso una riduzione dell’orario settimanale di lavoro, da una forma previdenziale di accompagnamento pensionistico con la dichiarazione di “lavoro usurante”. Pertanto, è fondamentale che venga riconosciuto il valore economico per il contributo dei lavoratori e che siano messe in atto misure per garantire la loro salute e sicurezza sul posto di lavoro.

Il Porto di Gioia Tauro è uno dei principali hub commerciali del Mediterraneo e un punto cruciale per le operazioni di trasporto marittimo internazionale. Tuttavia, nonostante il suo ruolo vitale nell'economia regionale e nazionale, i lavoratori del porto continuano ad affrontare sfide significative. La decisione di scioperare è stata presa dopo mesi di negoziati che non hanno portato a risultati soddisfacenti per i lavoratori. Lo sciopero è stato quindi visto come un mezzo di ultima istanza per far sentire la voce dei lavoratori e mettere in luce le loro rivendicazioni pressanti.

Presente ed aderente alla prostesa anche il SUL Gioia Tauro che come dichiarato dal segretario regionale Daniele Caratozzolo, “seppure non partecipe alle trattative nazionali ne condivide le ragioni dello sciopero invitando i propri iscritti all’astensione auspicando il raggiungimento degli obbiettivi comuni di salvaguardare i lavoratori”

Le conseguenze dello sciopero, sicuramente, si faranno sentire non solo a livello locale, ma potrebbero avere ripercussioni sull'economia regionale e nazionale. Il Porto di Gioia Tauro, infatti, è un nodo vitale per la catena di approvvigionamento globale, e qualsiasi interruzione delle sue operazioni potrebbe avere un impatto significativo sul commercio internazionale e sulle attività delle imprese. Le associazioni datoriali (Assoporti, Assiterminal, Assologistica, Fise Uniport, Ancip) e i rappresentanti sindacali sono chiamati ora a sedersi nuovamente al tavolo dei negoziati per trovare una soluzione che rispetti i diritti e le esigenze dei lavoratori, senza compromettere l'efficienza e la competitività del porto.

Lo sciopero è un segnale chiaro della crescente insoddisfazione dei lavoratori riguardo alle loro condizioni di lavoro e retributive e proseguirà fino alle ore 07.00 di domani per alcune categorie (turnisti 3x8).